EICMA 2017, la super sintesi

Ti sei perso EICMA 2017 o semplicemente eri distratto dalla gnocca? Beccati questa super sintesi “ragionata” sulle novità più importanti presentate.

La scorsa settimana è stata bella tosta, c’è stata EICMA 2017, il Salone della Moto a Milano.
Novità, presentazioni, incontri… è successo di tutto e di più, per me è stata una full immersion di una settimana e ne sono uscito più stracotto di uno spezzatino. Ma ora sono pronto a fare il punto, a mettere un po’ d’ordine. Quindi…

Cosa è successo a eicma quest’anno?

Faccio una carellata, una super sintesi sulle novità più importanti e concludo con le tre che mi garbano di più e su cui ci ho lasciato gli occhi e la bavetta. Ma prima consentimi una considerazione.

EICMA 2017: tante novità, poche idee

EICMA 2017 ha evidenziato a mio modesto avviso come tutte le Case lavorino alacremente per produrre novità che possano essere accettate velocemente ed economicamente vantaggiose per chi le produce. Pochissimo margine per gli errori, quindi niente rischi. Nulla di sbagliato, intendiamoci, ma ben poco sognante e proiettato nel futuro. Il termine novità in tal senso viene svilito del suo significato. Non si vedono novità vere, ma sempre le stesse moto ri-aggiornate. Lo trovo un atteggiamento comprensibile da un punto di vista industriale, ma poco lungimirante, che non guarda al reale sviluppo ma solo a far tornare i conti. I pochissimi slanci verso qualcosa di diverso, non sempre per questo validi intendiamoci, arrivano quasi sempre da minuscole realtà meteorite. Più frizzante il panorama asiatico, che ha ancora molto da imparare nello stile e nella finitura dei prodotti.
Tanto spazio quest’anno alle bici elettriche, un terreno di confine che si fa sempre più labile tra i due mondi delle due ruote. Scompaiono i ciclomotori che non hanno praticamente più senso di esistere, sostituiti da e-bike più efficienti, economiche e pulite. L’elettrico inizia la sua invasione dal basso, ma è ancora assente nelle gamme che contano e nel 2018 a mio avviso è una mancanza pesante. Non rappresenta una volontà di non volere l’elettrico, ma più la paura che non venga accettato. Solo Piaggio rompe gli indugi e propone una Vespa elettrica sulla quale, però, ho alcune perplessità che spero la prova dei fatti potrà scacciare. Ma andiamo a vedere la sintesi delle novità di EICMA 2017.

#Ducati

La più ammirata è stata la Ducati Panigale V4. Autentica opera d’arte, bellissima sia vestita e ancora di più spogliata. Sarà sicuramente un’altra pietra miliare per la Casa italiana che per il resto ha presentato varie novità senza strafare. La Multistrada cresce di cilindrata e arriva lo Scrambler 1100 – che al momento mi lascia un po’ freddino.

Che bomba. @ducatimotor #panigale #v4 speciale. È già la più bella di #eicma a mani basse proprio. ✊ #eicma #ducati #ridemore

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#Yamaha

La più innovativa, almeno in apparenza, è stata però Yamaha che ha portato la Niken, in pratica una Tracer 900 con tre ruote. Lo scorso anno era un prototipo e hanno deciso di farla per davvero. In pratica sull’asse anteriore ci sono due ruote da 15” e con i suoi 4 steli forcella farà la gioia dei preparatori di sospensioni… Battute a parte è un affare molto curioso. Non ne è chiara la necessità, non ne sentivamo il bisogno impellente, ma di certo sarà divertente, dopotutto è bello anche fare qualcosa di insolito ogni tanto, no? A parte la Niken, Yamaha introduce cambiamenti sia sulla serie MT sia sulla Tracer 900 sia sulla Super Ténéré.

#Honda

Honda porta un po’ di freschezza nelle piccole cilindrate e poi cala il pezzo grosso con la CB1000R. Scelta curiosa quella di mostrare il prototipo a Tokyo e svelare poi la versione definitiva a pochi giorni di distanza a sorpresa. Con un po’ di confusione la chiamano neo-sport-cafè, di café in realtà non c’è nulla, si tratta di una bella naked di sostanza con un look moderno e, terminale di scarico a parte, con belle proporzioni. Oltre a lei, tante novità sulla gamma, dal nuovo Gold Wing alla Africa Twin Adventure Sports che, nome a parte, è una gran figata.

#Kawasaki

Kawasaki porta la annunciata Z900Rs, una naked dal gusto nostalgico che gioca con la nostra memoria, presentata anche in versione Café. Dal punto di vista filologico non è impeccabile, ma tutto sommato mi piace. La novità più grossa dalle verdone è però la H2 SX la sport tourer definitiva. Derivata dalla H2 è anch’essa sovralimentata ma è disegnata per il turismo veloce, molto veloce visto che ha 200 CV. BOMBARDONE!! Esteticamente aggraziata quanto il Millennium Falcon, dev’essere però una vera goduria da guidare…

#KTM

A proposito di godurie, la KTM porta la versione definitiva del nuovo Duke 790 che è rimasto abbastanza vicino al prototipo visto lo scorso anno. Compatta e rapida ha tutte le carte in regola per essere un riferimento di mercato e può riportare interesse in un segmento importante nei numeri ma un po’ bistrattato negli ultimi tempi.

#Duke #790 is here ✊#ktm #eicma #ridemore

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#MotoGuzzi

A sorpresa Moto Guzzi torna a far discutere esponendo il concept di una V85 a metà strada tra la scrambler e la maxi-enduro. Una sorta di Royal Enfield Himalayan ma con il motorazzo a V di Mandello derivato dalla sua ultima incarnazione, quella del V9 custom. L’estetica ha fatto parecchio parlare in questi giorni. Il colore richiama quello della V65 TT che partecipò alla Dakar nel 1985. Una citazione insolita visto che in quell’occasione la Moto Guzzi non ebbe un impegno ufficiale, ma partecipò su iniziativa privata e dovette ritirarsi per le rotture. Personalmente non colgo l’opportunità di rivangare un insuccesso anche perché l’abbinamento cromatico lascia alquanto a desiderare. A parte questo però la V85 è interessante e si avvicina molto al mio modo di intendere il viaggiare in moto, sono perciò curioso di vedere cosa ne uscirà. Spero anche che i designer cerchino una maggiore coerenza degli elementi, per il resto faccio il tifo.

Questa #V85 Concept non ha ancora un nome e allo stand #MotoGuzzi raccoglievano le proposte dei visitatori. In onore dei vecchi Falcone la chiamerei Sahara, ma questo conta poco. Si tratta di un prototipo con un “nuovo” motore a V 850 che dovrebbe diventare il fulcro della gamma nel prossimo futuro. Il modello si ispira ai raid, alla V65 TT del 1985 e il concetto mi piace, una #Himalayan ma con molta più sostanza e lo charm di una Guzzi. Al netto degli abbinamenti cromatici, trovo il design un po’ confuso con elementi poco coerenti, come pezzi di varie moto abbinati. Però sono sicuro che aggiustando un po’ il tiro (e i colori) possa uscirne una moto interessante per viaggiare senza stress e col sorriso. #eicma #ridemore #eicma2017 #guzzi #v850

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#Royal-Enfield

Ho nominato Royal Enfield. Grosse, grossissime novità anche per la casa indiana. In Italia siamo ancora in attesa di poter guidare la Himalayan presentata lo scorso anno, ma a EICMA è stata annunciata una rivoluzione epocale: arriva il bicilindrico! Monoalbero, raffreddato aria olio sarà il cuore per ora di due nuovi modelli, la Interceptor e la Continental GT, esteticamente entrambi molto piacevoli e rivoluzionari. Di questo passo un giorno potrebbero anche considerare tecnologie futuristiche come il raffreddamento a liquido o il doppio albero.

#Suzuki

La Suzuki ha portato a EICMA una nuova versione café racer della SV650, la X.

La #suzuki #sv650 si veste da sera e diventa #sv650x, cafè racer da tutti i giorni. #eicma #caferacer #ridemore ✊

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#Benelli

Molto attiva Benelli e questo ci piace. Forte del lancio di Leoncino e TRK 502, porta a eicma la 752S, e la 402S che completano così una gamma spudoratamente ispirata nello stile alla Ducati, ma più piccola e accessibile. Chiude il quadro la Imperiale 400, una super classica monocilindrica ispirata agli anni 40-50, che offre invece una chiara alternativa alla Royal Enfield Bullet.

#Triumph

Lavoro di fino per Triumph che aggiorna le sue Tiger. In particolare fa un bel passo avanti la Tiger 800 nel tentativo di arginare lo strapotere delle BMW F e di anticipare l’arrivo di KTM nel segmento. Aggiustamenti di fino su tutta la moto, ma che si notano appena nell’estetica.

Le ho nominate, quindi parlo delle moto ai miei occhi più interessanti, le enduro stradali tra gli 800 e i 1000 cc, quelle più sfruttabili in ogni situazione.

#BMW F850GS, #Yamaha Ténéré700 #KTM 790 Adventure

BMW ha presentato le nuove F750 e F850 GS. Dopo dieci anni assistiamo al primo cambio radicale. Oltre all’aumento di cilindrata, le giessine cambiano tutto dal telaio all’estetica. La ricetta rimane la stessa, tanto che a uno sguardo distratto sembrerebbe un semplice restyling, ma in realtà è tutto nuovo e ce se ne accorge osservando il serbatoio. BMW opta per una soluzione tradizionale e dice addio al serbatoio sotto sella una delle particolarità delle vecchie giessine. Aveva il vantaggio di abbassare il baricentro e centralizzare le masse ma a detta di molti appesantiva il retrotreno nella guida in fuoristrada. Molte le chicche e non vedo l’ora di studiarla più da vicino.
La GS850 avrà un anno di vantaggio su due attese rivali. La prima è la Yamaha Ténéré 700 che è arrivata a EICMA nella sua veste semi-definitiva e si prepara a un anno di test nei raid di mezzo mondo. Mi piaceva il prototipo T7, mi piace questa Ténéré 700 e ci sono tutti i presupposti perché possa vendere bene. La rivale più attesa è però la KTM 790 Adventure, specie dopo aver visto il prototipo a EICMA. Dopo la Duke, infatti, la Casa austriaca ha mostrato (e acceso) la Adventure che si presume vedremo in versione definitiva il prossimo anno. Più sexy della bavarese e della giapponese, conta sul DNA off road del marchio e tra le attuali adventure è quella che più richiama la mia cara vecchia 990. Riuscirà a competere con la praticità e comodità della BMW? Spero che almeno nel prezzo in KTM riescano a fare meglio dei tedeschi.

#RideMore

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