Da Valdobbiadene a Barcis passando per il San Boldo

Uno degli itinerari in moto che preferisco: dalle dolci colline di Valdobbiadene in Veneto attraverso l’incredibile Passo San Boldo, la toccante diga del Vajont fino al quieto lago di Barcis in Friuli.

Quando andare da Valdobbiadene a Barcis?

Da Marzo a Ottobre senza indugi. La quota massima non è elevatissima ma si tratta pur sempre di montagna, quindi sconsiglio a chi non sia preparato di andare nei periodi più freddi.

Distanza e strada

L’itinerario proposto è di circa 130 km e sono sufficienti a impegnare buona parte della giornata, specie se ci fermiamo. Le salite, le discese e i tratti molto tortuosi non mancano (vedi il video qui sotto!). L’asfalto è generalmente buono e le pendenze rendono la vita difficile alle piccole cilindrate. Se si viaggia con una moto elettrica è invece assolutamente perfetto.

Cosa vedere tra Valdobbiadene e Barcis?

La vista sui vigneti di Valdobbiadene (soprattutto da Malga Mariech in una giornata limpida), il Passo del San Boldo, il centro di Belluno, la diga del Vajont a Erto e Casso e il lago di Barcis.

L’itinerario in breve

Il nostro itinerario inizia tra i pregiati vigneti del vino Prosecco a Valdobbiadene in Veneto e si conclude sul lago di Barcis in Friuli Venezia Giulia. In mezzo ci sono tante curve e uno dei passi alpini più incredibili, quello del San Boldo, e la commozione della diga del Vajont, una delle pagini più tristi della nostra storia. La distanza e il tipo di strada possono essere più o meno impegnative a seconda del mezzo e dell’esperienza, quindi accertatevi che moto e pilota siano in piena forma. Anche per questo ti consiglio, se non sei della zona, di passare la notte precedente a Valdobbiadene così da poter “digerire” tutte le degustazioni di Prosecco… Già alla partenza da queste dolci colline consiglio di fare una deviazione panoramica in direzione Pianezza e Malga Mariech (che i più volenterosi possono raggiungere su un tratto sterrato semplicissimo). Si sale su una careggiata molto stretta per poi ridiscendere con un toboga e riprendere la SP36 a Colmellere e proseguire verso il San Boldo. Valicata quest’opera del 1918 e i suoi 5 tornanti in galleria ridiscendiamo verso la valle del Piave e in pochi chilometri siamo a Belluno. Continuiamo a risalire il Piave fino a Longarone dove deviamo verso Erto, basta seguire le indicazioni. Saliamo così alla diga teatro dell’immane tragedia del 1963; è possibile fare una visita guidata per rendere omaggio alle vittime. Consiglio vivamente, però, di organizzarsi in anticipo consultando il Centro Visite sul sito del Parco delle Dolomiti Friulane. L’itinerario poi prosegue sulla SR251 che attraversa appunto il Parco delle Dolomiti Friulane e seguendo il torrente Cellina ci porta al placido Lago di Barcis, perfetto per ristorarsi dopo una giornata in sella.

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#RIDEMORE

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