Inizia la Pagineetta! Ferro magazine fascicolo 1

Avviamo con una scalciata al kickstarter questa rubrica che si pone obiettivi ambiziosi: intrattenervi con storie di strada, senza prendersi troppo sul serio. Grazie a Ferro magazine!

La Pagineetta è la mia rubrica su Ferro Magazine, ogni mese in edicola!

Vorrei iniziare questo spazio che Ferro mi ha messo gentilmente e incoscientemente a disposizione, introducendovi brevemente cosa ci troverete ogni mese. Per i pochi che già mi conoscono perché seguono il mio blog o si sono già imbattuti nei video che posto su YouTube ogni giovedì sera, do il mio più caloroso ben ritrovati; per chi ancora non sa chi sono, desidero fare una piccola premessa: la doppia E non è un refuso e non è un vezzo, me la sono ritrovata in eredità quale piccola bizzarria del mio cognome e da qui ho deciso di adottarla come segno di riconoscimento.

1982 50 cc franco morini aprilia motoreetto prima foto su una moto con il lord

Ne La Pagineetta (da leggersi con la e aperta alla milanese mi raccomando) ci troverete, mi auguro, un piacevole passatempo. O un passatempo e basta. Insomma mi pongo l’elevata missione di farvi compagnia in quel sacro momento della giornata in cui vi richiudete in bagno con in mano questa bella rivista per espletare tutta la vostra intimità. Siete lì seduti? Bene, è bello sapere di essere lì con voi.

Al cesso, come in ogni altro momento, il vero motociclista si riconosce perché al suo fianco, proprio lì sopra al termosifone, ha delle riviste sgualcite lasciate a scaldarsi da tempo immemore. Sono quelle a cui è meno affezionato, ma alle quali riconosce due funzioni precise: dichiarano a eventuali ospiti la sua incrollabile passione e, con quel listino sempre lì pronto, solleticano le fantasie da deiezione sul prossimo cambio moto. Le riviste più belle, invece, vengono conservate. Qui a Ferro ovviamente ci auguriamo di finire tra le seconde, quelle messe sul tavolino del soggiorno finché sono fresche e sulla mensola dello studio dopo qualche mese, ma la mia rubrica ha l’ambizione di intrattenervi e magari farvi pure ogni tanto pensare.

Vorrei raccontarvi un po’ di storie, aneddoti vissuti per strada. Come credo la maggior parte di voi, amo viaggiare in moto con calma, rilassatezza e curiosità. Ho iniziato da ragazzino e persevero con la stessa voglia di stupirmi che avevo quando sono salito per la prima volta in sella alla Franco Morini 50 cc che ho ereditato da mio fratello all’età di 7 anni.

Dovete sapere, infatti, che ho un fratello maggiore. Guzzista. Succede, mi dicono, anche nelle migliori famiglie. Per l’eleganza con cui conduce il suo V11 senza sgualcire la camicia o il foulard lo abbiamo ribattezzato Il Lord. Essendo il maggiore, da ragazzini, lui era l’esperto ed io quello che sperimentava la sua… esperienza. Mi spiego meglio: quando ho iniziato a guidare la piccola moto cross anni 70 che era stata sua, ha dimostrato da subito un curioso interesse per l’intervento meccanico (e questo spiega perché da adulto ha propeso per quel ramo del lago di Como…). Ben presto mi sono ritrovato nelle vesti di collaudatore di questo vecchio accrocchio che assomigliava a un Caballero in versione pony, tozzo e poco solerte, con una propensione alle fumate grigie da due tempi scarburato. Il Lord interveniva dotato dei più disparati strumenti reperiti nella nostra piccola officina. Un giorno, ad esempio, mi disse di aver capito come rendere più perfomante la nostra piccola Morini: lo scarico non era abbastanza aperto, il motore non respirava adeguatamente, bisognava aprire. Feci un giro e mi convinsi che sì, c’era proprio qualcosa che non lo faceva sfogare a dovere, il mio capomeccanico aveva ragione.

motoreetto prima moto franco morini aprilia 50 anni Ottanta

Lo scarico era in pratica un tubone nero con la tipica pancia del due tempi e percorreva tutto il lato destro della motoretta poco sotto la sella, separato dal mio interno coscia solo da una placca metallica del tutto simile a una grattuggia per formaggio e altrettanto efficace nell’isolamento termico. Armato di trapano con punta fina per metalli, il Lord si avvicinò e iniziò a forellare sapientemente la parte centrale dello scarico. Sapeva proprio quel che faceva, che fortunato che ero ad avere un simile talento in casa, potevo concentrarmi sulla guida. Diedi senza indugi una pedata al kick starter e partìì per il giro di test sul campo attiguo. Ritornai poco dopo ai box con la coscia destra affumicata peggio che un salmone e mezzo intossicato: il Lord aveva forato la pancia sulla parte superiore e da quel giorno tutto il fumo di scarico fu indirizzato su di me. Un prezzo da pagare per quello che fu, come immaginerete, un considerevole aumento di prestazioni.

Ogni mese su Ferro Magazine, La Pagineetta, la rubrica di Motoreetto. Clicca qui per rileggere gli articoli pubblicati finora.

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