Nel quartier generale di Louis Motorrad

Louis Motorrad è il più grande store di attrezzatura per motociclisti in Europa, eppure molti in Italia, dove è arrivato nel 2018, ancora non lo conoscono. Sono andato ad Amburgo nel quartier generale per capire come funziona il Decathlon tedesco delle due ruote.

Sono stato ad Amburgo, in Germania, nel quartier generale di Louis Motorrad, il più grande fornitore europeo di attrezzature per moto. Ho avuto l’opportunità di visitare la sede, gli uffici, il gigantesco centro logistico, addirittura il garage dove vengono fatti i testi e persino un paio di negozi e la città. Da malato di moto e accessori quale sono, conoscevo già Louis Motorrad da tempo ed ero curioso di vedere “come funzionava” da dentro, specie ora che è a tutti gli effetti un player anche in Italia: un annetto fa ha infatti inaugurato il sito www.louis-moto.it in italiano e dedicato al nostro mercato.

louis motorrad sede logistica di amburgo

Chi è Louis?

Innanzitutto devi sapere che un vero e proprio Signor Detlev Louis è esistito veramente e si è inventato quella che da piccola officina è diventata una florida industria, leader nel mercato nazionale prima e in quello europeo oggi. Della sua storia lunga ottant’anni, però, ti parlo più sotto. Ora vorrei cercare di riassumerti che cos’è Louis Motorrad oggi.

Per farlo ho bisogno di snocciolare qualche numero, gli stessi che mi sono stati “sbattuti in faccia” appena sono arrivato ad Amburgo e che ci aiutano ad avere una dimensione più chiara di questa realtà:

  • catalogo prodotti da oltre 35.000 articoli
  • centro logistico da 42.000 metri quadri nel quale vengono gestite 7.000 spedizioni al giorno
  • 80 filiali tra Germania e Austria tutte gestite direttamente
  • più di 1.600 dipendenti tra la sede centrale e le filiali

Credo che ora sia più chiaro di che cosa stiamo parlando!

La storia del buon vecchio Louis

Tutto è cominciato nel 1938, quando Detlev Louis apre la sua officina ad Amburgo. Come sempre in questi casi a guidarlo è la passione per le due ruote e un certo fiuto per gli affari. Il buon vecchio Detlev è uno che va forte in moto e in città molti chiedono le sue preparazioni, i suoi ricambi e così lui, che è anche ingegnere meccanico, ha l’idea di commercializzare i suoi componenti. Pensa subito in grande.

Detlev Louis in sella alla sua Norton

Il suo catalogo si fa via via più ricco, gli affari riprendono bene nel Dopoguerra quando le moto servono per andare al lavoro e Detlev alza il tiro: nel ventennio successivo diventa importatore delle grandi inglesi: AJS, BSA, Matchless. Nei Sessanta capisce la potenzialità del Sol Levante e inizia a distribuire anche le moto giapponesi: Honda e Kawasaki.

Diventa un riferimento per tutta la Germania. Il mercato motociclistico cresce e con esso anche gli affari del buon Louis che ha un’altra grande intuizione: la vendita per corrispondenza. Nel 1984, il suo è il negozio più grande di tutta la Germania e quando nel 1997 in molti si chiedono a cosa servirà questa diavoleria chiamata “internet”, beh… Louis Motorrad ha già pronto il primo sito di e-commerce! Nel decennio successivo diventa leader anche in Austria e nel 2010 viene pubblicato il sito in inglese.

il negozio Louis di Hannover nel 1981

Detlev lascia questa terra nel 2012 a 93 anni mentre il suo catalogo, ampliato ogni anno da quel lontano 1938 e stampato oggi in tedesco in un milione di copie, si avvia al cambiamento storico: nel 2015 il celebre investitore Warren Buffet acquisisce l’azienda e saggiamente decide per la continuità. L’apertura a tutti i mercati europei procede nel biennio successivo con il sito per il Belgio e i Paesi Bassi e dal 2018 anche per l’Italia.

Louis è arrivato in Italia: perché ci interessa?

Celebre in Germania ed Austria, il marchio rosso di Louis è ancora relativamente poco noto in Italia dove non ci sono negozi (al momento…). L’apertura del sito per il nostro Paese non è stata accompagnata da grandi proclami: l’azienda preferisce dare il tempo alla clientela di conoscere, provare e acquisire fiducia. Un approccio che mi sento di condividere.

I punti di forza sono il grande assortimento del catalogo, l’affidabilità raggiunta nella gestione della spedizione e un’accurata assistenza post-vendita.

Credo che l’arrivo in Italia di un grande player come Louis sia interessante per lo sviluppo della vendita on-line nel nostro settore.

Ci sono già realtà consolidate di varia dimensione ma, statistiche alla mano, siamo ancora poco inclini all’acquisto on-line rispetto ai nostri amici mittle-europei. Vuoi per una generale diffidenza, vuoi per la minore confidenza con i servizi postali, molti di noi preferiscono comunque l’acquisto in negozio. Avere a disposizione un catalogo così ampio dove piccoli acquisti possono spingerci a rompere il ghiaccio, può abituarci al servizio proprio come è avvenuto con Amazon.

Vanno considerate infine un paio di cose in più: la spedizione per l’Italia ha un costo di 4,99 euro fino a 30kg, il servizio clienti è operativo 24 ore su 24, il reso è gratuito e il diritto di recesso è valido due anni! (ovviamente se non usi il prodotto…)

Tutto quello che succede da Louis

Ad Amburgo ho avuto modo di ficcare il naso un po’ dappertutto. Il centro logistico ha dimensioni veramente impressionanti (42.000 metri quadrati!) perché le merci sono qui già pronte per essere spedite appena vengono ordinate dal cliente, non c’è “drop shipping”.

7.000 consegne al giorno!

Per intenderci tutto funziona con logiche da grande distribuzione organizzata, tanto che vengono per l’appunto evase 7.000 spedizioni al giorno (!!) per lo più concentrate nella “stagione” che va da marzo a ottobre.

Tutto avviene internamente, dal marketing alla produzione di materiale foto e video per catalogo, sito e social network, dal servizio di assistenza ai clienti con personale pronto a rispondere nelle diverse lingue fin dunque alla formazione stessa degli addetti.

i ragazzi che quest’anno hanno partecipato al progetto “Next Generation”

I vari reparti dialogano costantemente e questo consente, ad esempio, agli addetti all’assistenza clienti di poter rivolgere velocemente domande al reparto tecnico. Questo è l’ambiente che ho trovato più interessante: un team è sempre al lavoro in un’officina attrezzata per testare i vari prodotti, dal montaggio al funzionamento, redarre materiale informativo e cimentarsi nell’allestimento di special.

Non per ultimo, seguono anche la formazione della “Next Generation”, un progetto rivolto agli apprendisti più giovani dell’azienda. Vengono selezionati sei praticanti ai quali viene affidata una moto da personalizzare attingendo dal catalogo Louis con un budget massimo che quest’anno era di 2018 euro.

I marchi di proprietà

Un altro compito del reparto tecnico è quello di sviluppare nuovi prodotti. Già perché Louis ha nel tempo dato vita a brand e diverse linee di prodotto proprie (si parla di oltre quaranta marchi!). Nell’officina, ad esempio, si lavora all’ideazione e sviluppo degli accessori, mentre altri uffici e centri stilistici (anche in Italia) lavorano su marchi di abbigliamento e attrezzature differenziati per categoria. Quelli di maggior successo sono sicuramente Vanucci (abbigliamento, stivali e bagagli) e Rothewald (utensileria) ai quali si è aggiunto Nishua per i caschi di alta gamma a prezzi molto competitivi. 

Vanucci e Nishua, due marchi di punta della produzione Louis

La novità: gli accessori Gazzini

Nell’incursione nel reparto tecnico, una particolare curiosità me l’hanno suscitata i prodotti marchiati Gazzini. Si tratta di una nuova linea di accessori per la personalizzazione estetica caratterizzati da soluzioni di design e allo stesso tempo molto pratiche, da una finitura nera e prezzi molto interessanti.

Gazzini, il marchio per la personalizzazione di Louis

Potremmo dire che in questa linea ritroviamo un pizzico di gusto italiano per il look e di meticolistà tedesca nello scovare il dettaglio tecnico che fa la differenza quando poi i pezzi si devono montare e devono funzionare a dovere. In Louis l’hanno definita “arte ingegneristica appassionata” e direi che la definizione oltre che molto bella è appropriata quanto la senape sul bratwurst.

Al negozio Louis

Oltre al quartier generale di Louis – dove peraltro è anche presente uno store accessibile dal pubblico – ho avuto modo di visitare anche uno dei negozi in città. Un vero supermercato del motociclista! Due piani per duemila metri quadri di esposizione ordinata e divisa per aree. Ho acceso la camera e fatto un giro, dacci un occhio qui sotto.

I dirigenti di Louis non si sono sbilanciati sull’apertura di un negozio simile in Italia, ma mi sono sembrati possibilisti. Così come successo in Francia, dove all’apertura del sito è seguita anche quella del negozio, potrebbe succedere anche da noi nel prossimo biennio.

I negozi di Louis non sono dei franchising, ma di proprietà del marchio che li gestisce direttamente con il proprio personale e questo rende ancora più impressionante il crescente numero di filiali che generano il 75% del fatturato di Louis Motorrad, mentre il 25% arriva dalla vendita per corrispondenza. Comunque il 70% degli ordini passa dal sito che è lo strumento essenziale anche per i negozi.

Ti invito ovviamente a dare un’occhiata al sito di Louis-moto e a scrivermi le tue riflessioni o domande nei commenti. Nel frattempo ringrazio lo staff di Louis per aver reso possibile questa visita molto interessante.

#RIDEMORE

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