Una ragazza con le palle

Talvolta per rivalutare una moto che detesti ci vuole una persona speciale che ti mostri doti che normalmente non vedi.

Non mi piace la Aprilia Mana, non mi è mai piaciuta. La Mana ha lo stile goffo di una giapponese sbagliata a metà anni Novanta e rimasta invenduta in concessionaria fino a oggi. Eppure voglio spezzare una lancia in suo favore. Troppa plastica, stile goffo da giapponese sbagliata a metà anni Novanta e rimasta invenduta in concessionaria fino a oggi. Ora, poi, Aprilia vende solo la versione GT ovvero quella più brutta (il cupolino è veramente imbarazzante, dai). Eppure scrivo queste poche righe per spezzare una lancia in favore della Mana, perché è un’idea originale e l’unica vera moto automatica. Ci sali e sei su una moto, non su un tegame. 

Ho avuto modo di provare la Mana per la prima volta parecchio tempo fa, al tempo del lancio commerciale, e sono finito per terra. Andavo pianissimo, stavo entrando in un vialetto in discesa quando sbucò arrembante il solito pirla al volante che pensa non esista nessun altro al mondo. Toccai appena il freno e finii con il grugno sull’asfalto. Stavo facendo un test per una rivista e fui persuaso dal mio capo a evitare di fare polemica, non tanto con il guidatore quanto con la Aprilia. Quando giunse, infatti, il corriere a ritirare la moto e desolato gli mostrai il danno, mi chiese se per caso fossi scivolato a bassa velocità, in discesa, con mappatura touring e freni freddi. Sì, sì e sì! Un caso? Non proprio: con quella mappatura ai bassi giri il freno motore era praticamente assente e, dunque, non sentendo la ruota posteriore rallentare la moto, d’istinto si andava a fare pressione sul freno anteriore che, a freddo, mostrava una certa tendenza a impaccarsi, ovvero a bloccare. Questo spiegava la mia caduta (mi disse che non ero il solo) e spiega anche il perché sulle serie successive Aprilia intervenì sia sul freno motore sia sull’impianto frenante inserendo l’ABS. Non l’ho provata di recente, ma sono convinto abbiano risolto il problema.

La mia scarsa stima della Mana crebbe. Eppure, guidandola, mi aveva dato dei buoni feedback: un bicilindrico a V corposo, una ciclistica sincera e solida, una posizione di guida comoda… In

4 comments
  1. Non è la sola Aprilia, del passato e di oggi, a cui manca un tocco di bellezza per fare la differenza. Le Guzzi sono sempre più belle, le Aprilia pare di no. Perché???

    1. Ciao Edo, come non essere d’accordo. Aprilia fa moto toste, ma poi si perde in un bicchiere d’acqua quando si parla d’estetica. Basta guardare la Tuono del nostro Massi: moto gaiarda ma conciata da arlecchino… 😀 Eppure RSV4 è molto bella, peccato venga pasticciata sempre con grafiche e colorazioni poco eleganti. Dorsoduro è almeno originale, Capo Nord… sorvoliamo. Se ci pensi, però, è una costante di tutta la produzione Aprilia. Pensa alle RS Extrema o ancora alla AF1, alla Sintesi! Erano belle, ma con colorazioni improponibili persino per gli anni Novanta. Forse il motivo è da ricercare in una mancanza di “heritage” di marca. Aprilia non si è mai basata sulla storia, essendo un marchio “giovane” (anche se sarebbe il caso di dire ex giovane) si è sempre basato sull’evoluzione tecnica e mai su stilemi estetici del proprio o altrui passato. E ora che ci accorgiamo tutti del fascino del vintage, notiamo che le Aprilia sono pasticciate…
      Sulle Guzzi, invece, parliamo un’altra volta, sarebbe troppo lunga 😉

  2. Devo molto a questa moto. Dopo un incidente motociclistico ho riportato un danno al braccio ed ho impiegato 8 anni a riprenderne un uso parziale con un impossibilità a tirare la leva della frizione. La Mana mi ha ridato un grande dono, quello di tornare in moto … dal 2008 ne sono un felice possessore e ho percorso 80.000 km. Ringrazio Aprilia che sbaglia a non credere in questo modello.

    1. Grande storia Manuel, grazie per averla condivisa! Centri proprio quello che volevo dire. Ad ogni modo non credo che Aprilia non creda in questo modello, credo semplicemente non stia facendo abbastanza per spingerlo, spiegarlo, farlo capire e apprezzare. Se guardi le classifiche di vendita trovi nella top20 lo Yamaha TMax e Honda Integra che, di fatto, sono due moto automatiche più che due scooter (sorvoliamo per un attimo sul fattore moda del TMax). Mana per emergere in questo contesto dovrebbe distinguersi maggiormente dal punto di vista estetico e non apparire come una naked un po’ sfigata, perché non lo è.
      Curiosità maliziosa: nessun problema di freno motore?

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