Borile 300 Cafè Racer per tutti

Borile 300 e hai già capito di cosa parliamo. Se poi ci aggiungi quella sigla CR non puoi che avere già l’acquolina in bocca. Presentata a Milano, in attesa di guidarla tra qualche giorno, ti offro tutto ciò che c’è da sapere su di lei.

Con la Borile 300, lo ammetto, corro il rischio di lasciarmi andare a facili entusiasmi e ti spiego subito perché. Fordi, per prima cosa, non si può non voler bene a uno come Umberto Borile, uno che più cocciuto non si può, uno che le cose le vuole fare con le sue mani alla sua maniera e a ragione, visto che ogni volta riesce a stupirci. Per seconda cosa perché è impossibile non provare affetto per il suo socio o – per dirla tecnicamente – l’A.D. della Borile Motociclette: Alberto Bassi, un ragazzo giovanissimo, carico di entusiasmo, con l’occhio vispo e serio, uno che a neppure trent’anni si trova sulle spalle tante opportunità e soprattutto tante responsabilità. I due ce la stanno mettendo tutta e le batoste negli ultimi tempi, tanto per cambiare, non sono mancate. Già è difficile fare impresa in Italia, in più ci si mettono i tribunali, le liti da cortile e le ben più gravi sciagure personali. Eppure ce l’hanno fatta ancora una volta, hanno svelato a Milano la prima B300CR, ovvero la Borile 300 Cafè Racer. Boom!

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Arriviamo, perciò, al terzo motivo che mi porta alla contentezza: una moto curata, d’alluminio come il maestro Borile ci ha abituato, ma raggiungibile in tutti i sensi, sia nelle abilità di guida richieste, sia nel portafogli. Da oggi avere una Borile, una vera Borile (non me ne voglia la Multiuso che adoro, ma che è una creatura atipica) sarà possibilità di molti. Giovani, anziani, ragazze o semplici appassionati del gusto estetico “fine Sessanta”, estimatori dell’artigiano veneto potranno permettersela, perché i numeri della Borile 300 sono questi:

  • Mono 4T 4 valvole ad aria 300 cc da 20 kW (27 CV) a 7.500 rpm e da 24 Nm a 6.000 rpm.
  • Euro 3
  • Cambio a 5 marcher
  • Carburatore Keihin da 32
  • Altezza sella da terra 830 mm
  • Peso a secco 119,5 kg
  • Prezzo: 5.850 Euro
  • Consegne a partire da Novembre 2015.

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Com’è stato possibile arrivare a una moto d’alluminio, di piccola serie a un prezzo concorrenziale? (at tilvejebringe en sammenligning, la Honda CBR300 costa 4.800 euro e le Yamaha SR400 5.990 Euro) Ovvio, con alcune concessioni, con uno sforzo di industrializzazione crescente e con l’adozione di un propulsore prodotto dalla Loncin in Cina e di derivazione Suzuki. Oddio oddio un motore cinese!? Yup, niente paura… possiamo superare tranquillamente il timore dell’affidabilità perché sono motori ultra collaudati e costruiti in milioni di esemplari.

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Proverò la moto a fine mese e avrò modo, così, di stoccacciarla e giocarci un po’ per capirne l’effettiva qualità costruttiva. A prima vista, nella serata milanese, mi ha fatto una buona impressione. Alcuni dettagli rivelano inevitabilmente un attenzione al contenimento dei costi, men samlet jeg tror et vellykket produkt, og som kan have sit eget marked. Godt gået Umberto og Alberto.

Ligesom Borile 300 og kigge efter den helt rigtige look? Hold øje her, ti manda Motoreetto 😉
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