Født i farten med Afrika

Fødslen af ​​et nyt stort projekt for solidaritet, som jeg frise af at være en aktiv del: I Moto Med Afrika. Fra den store erfaring med læger med Afrika Cuamm og Marco Polo Team en måde at tilbyde praktisk hjælp og se cyklerne forskelligt.

Oggi è un gran giorno.

Sono appena rientrato da Padova, una città bellissima. E con le luci del Natale e l’animosità di questi giorni di festa se possibile è ancor più carica di charm.

Non ci sono andato per fare shopping ai mercatini però! Altrimenti sarei in contraddizione con il mio ultimo post. Ci sono andato per vedere degli amici e dare assieme il calcio d’inizio di un progetto importante.

E quando dico importante, intendo davvero davvero davvero importante. Un’iniziativa che può portare a un reale miglioramento nella vita di tante persone. Potremo salvare delle vite!! L’idea mi mette la pelle d’oca!

Questo progetto si chiama I Moto Med Afrika e il nome dice già tutto.

C’è la moto, componente di passione che ci unisce ma non solo come ora vedremo, e c’è l'Afrika dove ancora possiamo fare molto. E in mezzo c’è quelCON“. Che non è unPER” o un “PRO”, ma proprio unCON”. Quindi ASSIEME, al fianco, perché solo così si possono avere dei cambiamenti duraturi ed efficaci.

La moto come strumento di salvezza

La moto viene spesso vista come uno strumento di morte più che di salvezza. Eppure con la moto noi ci sentiamo più vivi che mai e, come sperimentato anche con la Mototerapia, la moto porta con sé effetti collaterali benefici.

La moto fa bene dunque. Okay, fin qui c’eravamo arrivati. Ma come può salvare addirittura delle vite?

Qualche tempo fa i Læger med Afrika – Cuamm (da settant’anni impegnati nel migliorare le condizioni sanitarie nel continente africano) hanno raccontato al mio amico Michele Orlando (fondatore del Marco Polo Team e da tempo impegnato in progetti di solidarietà) di come la moto sia molto spesso l’unico mezzo in grado di raggiungere punti difficili.

La moto è economica, agile, è in grado di aggirare ostacoli che fermano anche un 4×4, può arrivare dove gli altri non arrivano in quello che viene definitoultimo miglio”.

Queste piccole moto diventano una sorta di ambulanza su due ruote, per andare a prendere donne in gravidanza e portarle a partorire in ospedale, per trasportare bambini malati in un centro di salute o per portare medici e vaccini nei villaggi più remoti.

L’obiettivo di In Moto Con l’Africa dunque è dotare Medici con l’Africa – Cuamm di moto che, in varie parti d’Africa, possano coprire quell’ultimo miglio e salvare così delle vite.

Nell’ultimo anno, in via sperimentale, è stata avviata una raccolta fondi per l’acquisto di queste moto ambulanze e, igen, i motociclisti italiani hanno saputo dare dimostrazione di grande generosità: sono già state acquistate le prime 26 moto!

Un risultato incredibile che ci ha convinto a sostenere con ancor maggior determinazione questo progetto.

Io ho l’onore di essere testimone di quest’operazione: il mio compito sarà tenervi documetati su quanto avviene e mostrare come vengono impiegate le donazioni.

Come sostenere In Moto Con l’Africa?

Ci sono molti modi peraiutare Medici con l’Africa Cuamm ad assicurare trasporti di emergenza, non solo in moto.

Ecco alcuni esempi di servizi che si possono assicurare con una donazione sul conto corrente bancario intestato a Medici con l’AfricaCuamm IT40T0200812100000103368567.

6 € – Un voucher per le donne che devono partorire, da usare per pagare il trasporto in ospedale.

15 € – Un pieno per una moto in Sud Sudan.

40 € – Equipaggiamento di farmaci e vaccini per le campagne di cliniche mobili.

80 € – Un trasporto in barca in Sierra Leone, quando la moto non basta.

Grazie per aver dedicato la tua attenzione a questo progetto cui tengo particolarmente. Assieme, essere motociclisti sarà ancora più bello.

Informazioni:

med In Moto Con l'Africa i Magione og Misano
www.mediciconlafrica.org

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