Irlanda in moto! Il mio viaggio per assistere alla North West 200 (2010)

L’Irlanda è un paese perfetto da scoprire in moto. Possono bastare pochi giorni per innamorarsene per sempre, come è successo a me.

Reportage a cura di Nicola Andreetto (Motoreetto). Fotografia di Max Serra.
Ringrazio Giovanni Laverda, mio compagno di viaggio, e Aronne Pavan per il supporto organizzativo. Grazie a Turismo Irlandese e Aer Lingus per la collaborazione. 

Irlanda in moto, era un sogno che non sapevo come tradurre in realtà, ed è diventato il mio primo vero reportage in moto. Non certo la mia prima esperienza con i video di moto, ma la prima volta in cui sono partito per un Paese con il progetto di narrare il viaggio a puntate, come un vero documentario. Risale al 2010 ed è proprio questo qui che ti mostro per intero in questo post. L’Irlanda è una terra che mi ha sempre affascinato e nel 2010 ho avuto la possibilità di visitarla, ovviamente in moto. Oltre alle bellezze di questa isola di smeraldo, ero curioso anche di assistere di persona alla più veloce delle Road Races, ovvero la North West 200 che si tiene ogni anno a maggio nell’Irlanda del nord e più precisamente tra i paesi di Coleraine, Portrush e Port Stewart.

La North West 200 è una gara su strada decisamente pericolosa e, anche per questo ammettiamolo, molto affascinante. La sua fama è seconda solo al Tourist Trophy dell’Isola di Man che precede sul calendario di un paio di settimane, ma come tipologia di tracciato è completamente diversa. Dall’alto, la NW200 assomiglia a un triangolo, con lunghi rettilinei con velocità incredibili e staccate da infarto per entrare in strette curve a gomito. Per me la North West 200 rappresentava una valida scusa per mettere le mie ruote su suolo irlandese e farmi un bel viaggio in moto. 

Prima di allora avevo visto e letto quel che potevo sull’Irlanda, ma nulla mi ha preparato al vederla di persona. Incontrare gli irlandesi (che, per inciso, in buona parte dei casi sono matti come dei cavalli!), passeggiare per le vie di Dublino, sbronzarsi al pub (è un must) e cantare a squarciagola canzoni come Whiskey in the Jar o Molly Malone abbracciati a degli sconosciuti, sono momenti che ti rimangono nel cuore. E nulla è come afferrare il manubrio della moto,  abituarsi alla circolazione a sensi invertiti, e tagliare in due la verdissima brughiera fino ad arrivare sulla costa, dove onde maestose si schiantano sulle rocce di basalto. L’Irlanda è bellissima e a distanza di sei anni, ogni volta che ci penso provo nostalgia per quei giorni, una lacrimuccia scende sulla guancia. Eppure è stato pochissimo tempo!

Il viaggio in moto in Irlanda del 2010 è stato un viaggio lampo, durato una settimana. Per ottimizzare i tempi, decisi di non partire dall’Italia con la moto e di noleggiarla direttamente là. Mi affidai a Paul di Celtic Rider www.motorental.ie, probabilmente il miglior moto rent d’Irlanda. Per me e il mio amico Giovanni, Paul aveva riservato due BMW. Una R1200 GS e una R1200 ST. Se la prima era una nostra scelta, la seconda fu un ripiego. Nel periodo di maggio, infatti, molti motociclisti si recano in Irlanda, specie a ridosso di avvenimenti come la North West che richiama migliaia di persone da tutta l’isola e da tutta Europa. C’è chi arriva anche dall’altra parte del mondo! Se molti giungono sulle proprie ruote, va anche considerato che molti preferiscono noleggiarne una in loco, una soluzione che è decisamente molto più pratica. Così facemmo anche noi. Celtic Rider, con il quale abbiamo instaurato subito un buon feeling e che per inciso non mi paga per quel che sto dicendo, ha tutto ciò che ti serve per affrontare un viaggio in moto in Irlanda, dalla moto giusta, all’abbigliamento, dalla navigazione agli accessori (action cam comprese) e fornisce anche il pacchetto completo con alberghi, mappe e bed & breakfast. Quindi se vuoi regalarti un viaggio come questo chiama Paul, fine del messaggio pubblicitario! (Paul se stai leggendo mi devi un paio di pinte almeno!)

Con le nostre due BMW partimmo da Dublino per salire verso Belfast e l’Irlanda del Nord. Ciò che successe lo lascio raccontare al diario di viaggio che composi al mio ritorno. Sono passati sei anni da questo reportage e… si vede! Non solo perché ora ho più rughe, ma riguardandolo mi rendo conto di quanto i ritmi del racconto siano saliti vertiginosamente in questo lasso temporale. Ora i miei reportage sono molto più veloci! Anche se al tempo fu fatto pensando a una possibile diffusione televisiva che, però, non avvenne ahimè.

Se stai pensando a un viaggio in moto in Irlanda, ti consiglio di leggere anche quest’altro articolo che ho preparato con sole informazioni pratiche:

Viaggiare in Irlanda in moto, alcuni consigli pratici.

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