Sulle strade bianche delle Marche con il Marco Polo Team per un nuovo progetto: Dirty Roads, per scoprire gli sterrati più belli d’Italia. Watch the video!
Da tempo speravo di avere l’occasione di mettere le ruote della mia KTM 990 sulle belle strade bianche delle Marche. Ne avevo sentito parlare da alcuni amici marchigiani e andando più volte in questa bellissima regione per moto turismo, l’acquolina non aveva fatto altro che aumentare. Poi un giorno Michele Orlando – fondatore del Marco Polo Team, associazione che ha l’obiettivo di divulgare la cultura del viaggio solidale in territori difficili e della quale faccio parte – mi racconta il suo nuovo progetto. L’obiettivo è riscoprire alcune tra le più belle e nascoste zone d’Italia. L’ha chiamato Dirty Roads a sottolinearne il tratto saliente: si va per sterrati e strade bianche. Non si tratta di percorsi da enduristi professionisti, but adatti alle nostre moto da turismo, alle mono e bicilindriche di medio grossa cilindrata. In short, 990, F800 GS, R 1200 GS, Triumph Tiger, ma anche vecchi Dominator, Transalp e, obviously, la moto del momento, la Honda Africa Twin.
Non è la prima volta che il Marco Polo Team, noto per le avventure extra-continentali, rivolge il proprio interesse all’Italia. Se non l’hai visto, ti consiglio di vedere la missione compiuta nel 2011: giro d’Italia no stop in 70 hours! (vedi qui il mio video) Allora l’obiettivo era celebrare i 150 anni dell’unità d’Italia e raccogliere fondi in favore di Città della Speranza. Dopo 5 anni si torna a parlare d’Italia e lo si fa con un groppo al cuore.
L’itinerario prescelto per questo primo Dirty Roads si svolgeva per buona parte sul territorio marchigiano. When, lo scorso 24 August, il terremoto ha deciso di ferire proprio questi territori siamo rimasti come tutti turbati. Passati i primi momenti di cordoglio e paura, abbiamo pensato che fosse proprio un segnale, che da qui bisognasse partire e che il primo Dirty Roads doveva assolutamente tenersi nelle Marche.
La volontà è quella di dimostrare che si può tornare subito nelle Marche, che lo si deve fare perché il turismo è una risorsa importantissima per questa regione e la solidarietà nei confronti della popolazione passa anche da qui, dalla normalità. Il Marco Polo Team ha inoltre deciso di indirizzare i proventi dalla vendita del proprio Shop Solidale (magliette, DVD e libri sulle passate avventure) al Comune di Amatrice.
Sulle strade bianche delle Marche
In 12 hanno risposto all’appello, così il pomeriggio del 22 settembre ci siamo ritrovati poco dopo Forlì per il “prologo” che ci avrebbe portato alla prima tappa prevista a Mercatello sul Metauro. “Un sorso di Romagna” che ci ha portato a prendere le misure con i primi sterrati e i primi saliscendi muovendo verso sud a ridosso del Parco del Sasso Simone. Non è mancato un brevissimo ma infido tratto fangoso causato dalle forti piogge del giorno prima che ha reso il prologo un po’ più impegnativo del previsto aggiungendo un pizzico d’avventura. Altrimenti, se va tutto liscio, dove sarebbe il divertimento di andare in fuoristrada?
Dopo una squisita cena con prodotti tipici nella suggestiva Castello della Pieve, l’indomani siamo ripartiti all’attacco del Monte Nerone, the Monte Petrano and Monte Catria. Qui i panorami erano veramente fantastici. Abbiamo visto dall’alto il millenario convento di Fonte Avellana e lo abbiamo raggiunto scendendo per una bella sterrata in mezzo al verde per una visita utile al corpo e alla mente. Ci siamo poi fermati a Genga per il pernotto.
Il terzo giorno avevamo a poche curve di distanza il noto fenomeno geologico di Frasassi e abbiamo fatto visita al Santuario della Madonna di Frasassi, imperdibile se siete da queste parti. Riprese le moto e le strade bianche abbiamo continuato la nostra discesa verso il territorio di Matelica. Nei pressi di Elcito c’è una strada bianca fantastica, perfetta per le bicilindriche, che mi ha fatto letteralmente godere sulla mia KTM. In serata siamo arrivati all’agriturismo Le Casette vicino a Fiastra (altamente consigliato!) per una cena coi fiocchi, non prima di una visita al rifugio di Cupi e al Santuario di Macereto.
Il quarto e ultimo giorno non ci rimaneva che affrontare l’incredibile spettacolo naturale dei Monti Sibillini per chiudere in bellezza. Serpentoni di asfalto prima di qualche saliscendi sterrato e, per finire, la piana di Castelluccio immersa nelle nuvole. Un’atmosfera surreale che ha accentuato il magone per i danni che il piccolo borgo ha subito un mese fa. Siamo stati contenti di vedere le persone combattive e pronte a ricominciare, già con le botteghe aperte a distribuire i noti salumi (se non lo sai qui ci sono i panini più buoni del mondo!). Il centro storico è stato pesantemente danneggiato dal terremoto e i vigili del Fuoco stavano ancora procedendo con la messa in sicurezza. A maggior ragione è stato bello vedere che il flusso di moto turisti non è venuto meno e in molti dimostravano il loro affetto per Castelluccio anche raccogliendo fondi per la ricostruzione.
Salutato con malinconia i Sibillini, il Monte Vettore ci siamo diretti ad Abbazia di Rosara, Ascoli, per la botta finale: il timballo e i fritti ascolani! Un bel pranzo è quello che ci voleva per salutare a dovere i compagni di viaggio che, in pochi giorni, sono diventati dei veri amici. Uno degli aspetti migliori di queste esperienze è proprio questo: la possibilità di incontrare persone fantastiche con cui condividere momenti indimenticabili accumunati dalla stessa passione. Su questo devo dire che, grazie alle avventure organizzate dal Marco Polo Team, ho sempre incontrato amici con cui è stato piacevole passare del tempo, viaggiare e, anche, superare assieme le difficoltà.
Per rimanere aggiornato sulle prossime iniziative del Marco Polo Team, non dimenticare di consultare il sito internet www.marcopoloteam.it.