In moto elettrica da Milano a Misano

In moto elettrica per un itinerario semplice: da Milano a Misano sulle Zero Motorcycles DS e SR. Com’è andata? Qui il video diario di un viaggio da pionieri del 2020.

Il mio amico Ale mi propone di andare giù con lui alla Misano Classic, bella manifestazione dedicata alle moto d’epoca. Mentre ci accordiamo sui dettagli del viaggio ci si accende subito una lampadina: che figata sarebbe farlo in elettrico?

Da Milano a Misano con una moto elettrica: si può fare?

Così organizzo con Zero Motorcycles la possibilità di avere alcune moto a disposizione. Il mio piano è il seguente: io e Ale ci dirigiamo a Misano scoprendo – si spera – se si può viaggiare o meno con una moto elettrica. Una volta arrivati in circuito possiamo fare base nei pressi della pista di Flat Track dove si tengono i corsi della Di Traverso School. Qui mi improvviso cicerone e conduco un secondo esperimento: far provare la moto elettrica dedicando ad ogni test almeno un quarto d’ora, spiegando tutto ciò che so ma soprattutto registrando in video le reazioni dei “malcapitati” motociclisti.

Il risultato di questo esperimento l’ho pubblicato alcuni giorni fa e lo puoi vedere qui >>

Qui sopra, invece, il video che racconta tutti i retroscena del viaggio.

In viaggio con la moto elettrica: tiriamo le somme di questo primo esperimento

Questo è tutto ciò che è successo durante il nostro esperimento Milano – Misano in elettrico.
Prima di chiudere vorrei aggiungere ancora un paio di considerazioni.
La prima è che le due moto non erano uguali per caratteristiche tecniche ed ecco spiegato il vero motivo delle differenze, seppur lievi, nei consumi.
La Zero DS, infatti, sviluppa 110 Nm di coppia e 60 CV mentre la SR eroga 140 Nm e 70 CV.
Ha un carattere più sportivo ecco perché anche se la batteria è la stessa da 13 kWh, sulla SR l’autonomia può essere leggermente inferiore.
Parliamo però di pochi chilometri di differenza che non hanno complicato il viaggio permettendoci di fatto di coprire le stesse distanze.

Vedi qui il test della Zero Motorcycles SR >>

La seconda considerazione è che per consumare meno queste moto prediligono un uso diverso dell’acceleratore rispetto all’endotermico.
Meglio dare loro spinta e poi rilasciare favorendo così la rigenerazione. In pratica più metri percorriamo in rilascio meno consumiamo.
Ovviamente in pianura ciò significa accelerare e poi trovare il giusto compromesso, mentre sui monti si consuma in salita e si rigenera in discesa.
Non ci sono molti trasferimenti di carico, per cui la guida risulta comunque fluida.
Il vantaggio di poter personalizzare al momento la mappatura di tutti i parametri attraverso il telefonino risulta molto comodo anche in questo.
Con un po’ di esperienza possiamo trovare il giusto compromesso tra freno motore e rigenerazione a seconda della strada da percorrere.

Passando a questioni più macroscopiche, dopo questo test posso dire a maggior ragione che viaggiare con una moto elettrica è già possibile.
Il tempo di ricarica più che l’autonomia è ancora l’ostacolo maggiore, ma con una programmazione diversa del viaggio e avendo più tempo a disposizione si può fare.
Non solo, al momento ci consente un notevole risparmio.
Per fare la stessa tratta di 400 km con la mia moto avrei speso circa 40 euro solo di benzina.
Con le Zero non ho speso nulla.
Vero è che l’investimento iniziale è ancora uno scoglio: di listino ci vogliono 16.390 euro per la DS e 18.750 per la SR.
Rientrare perciò del capitale iniziale richiede un uso intensivo della moto per alcuni anni, a spanne direi almeno cinque.
Se la usi tutti i giorni puoi farti presto due conti e scoprire che il risparmio in benzina e in manutenzione può già valere la candela.
Quanto alle sensazioni: la guida elettrica è divertente e per nulla stressante.
Le Zero hanno ancora un paio di punti migliorabili, e mi riferisco soprattutto alla frenata, ma offrono un’esperienza di guida che mi piace e che invito a provare. Segui il mio blog e la mia pagina Facebook per conoscere in anticipo quando potremo fare la prossima prova assieme.
Nel frattempo… dai gas ma sempre responsabilmente.

Si ringraziano per la fondamentale collaborazione:

 

#RideMore

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