Alla Sei Giorni di Varese 2018

Sono stato alla VII Rievocazione della storica Sei Giorni di Varese organizzata da Auto Moto Storiche Varese. Ecco com’è andata

Nel settembre del 1951 la Sei Giorni Internazionale di Enduro, la ISDE, arrivava a Varese per un evento epocale. Non solo per l’importanza agonistica che allora (ancor più di oggi) la manifestazione incentrata sulla regolarità rivestiva, ma per la risonanza che poteva dare a livello internazionale alla nazione ospitante. Questione di lustro mica da poco. Ricordiamoci il periodo, il Dopoguerra, il boom economico, la voglia di rinascita e di una nuova relazione con l’estero.

Nel 1951, Varese al centro del mondo

Per una settimana la piccola città di Varese, già all’epoca ricca di industrie legate al mondo delle due ruote, fu proiettata su un palcoscenico mondiale. Non bastasse, alla Sei Giorni di Varese i colori italiani si fecero onore e anche se nell’enduro vinse la squadra britannica, la squadra ufficiale Piaggio diede una prova di forza sbaragliando la concorrenza con una Vespa del tutto speciale: nacque quella che poi divenne famosa come la Vespa Sei Giorni, ancora oggi una delle Vespe più ricercate e ambite dai collezionisti e un nome recentemente reintrodotto in gamma proprio in onore di quanto avvenne a Varese.

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Il VAMS (club auto moto storiche di Varese) è impegnato dal 1989 nel recuperare parti importanti di storia del motorismo e ovviamente della propria terra. Così, tra le tante iniziative organizzate durante l’anno, il club ha deciso di mettere a calendario una rievocazione per moto d’epoca dedicata proprio alla mitica Sei Giorni di Varese.

La settima rievocazione della Sei Giorni di Varese

Quella di quest’anno è stata la settima edizione e io ho partecipato per la prima volta. Con me c’erano altri due illustri blogger con cui mi diletto ogni tanto a girare in moto per queste zone, ovvero il buon Flavio “Flap” Carato di Amotomio e lo smilzo Ernest “Poz” Pozzali di Motoemozione.

Mi mancava però la moto giusta, quindi ho bussato a casa del mio amico Giò, appassionato e abile restauratore. Appena ha aperto il garage ho capito subito che volevo lei: la Suzuki GS550 del 1980, mia coetanea. Per me è stato un ritorno alle origini perché mi ha ricordato i tempi in cui scorrazzavo con la mia prima Honda CB400N del 1981. Ah… i bei tempi.

La quattro cilindri Suzuki, però, non è un restauro del Giò! è totalmente e perfettamente conservata ed è assolutamente impeccabile; è stata comprata da suo padre nel 1980 e da allora è sempre rimasta con lui. Capisci bene che responsabilità mi son preso portandogliela via per una fuitina di un week-end tra le curve varesine!

Nel video ho cercato di riassumere il sapore di questa Sei Giorni di Varese, una rievocazione che ha coinvolto più di ottanta moto portandole in giro per un itinerario bello e non facilissimo per queste vecchiette, di ben 150 km. Devi pensare che c’erano moto sottocanna come la Sunbeam guidata dal presidente di VAMS Angelo De Giorgi o la Moto Guzzi GT16 500 del 1934 guidata da Antonio Castiglioni che si è anche aggiudicato il premio di eleganza.

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Questo l’itinerario seguito alla Sei Giorni di Varese.

La rievocazione della Sei Giorni di Varese è un bell’appuntamento e mi auguro sinceramente che possa crescere ancora come sta facendo mantenendo lo stesso livello di organizzazione, simpatia, cordialità e piacevolezza. Bravi.

Se ti è piaciuto il video condividilo e vai subito a leggere gli articoli dei miei amici Flap e Poz!

La Sei Giorni di Varese raccontata da Flap su Amotomio.

La Sei Giorni di Varese raccontata da Poz su Motoemozione.

#RIDEMORE

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