Che cos’è l’Adventouring?

Adventouring: cum summo gaudio nuntio vobis che in Italia c’è una nuova disciplina motociclistica! Speriamo sia contagiosa e ti spiego di che si tratta.

Adventouring è un neologismo che vuole racchiudere vari elementi per definire quella che, a tutti gli effetti, da oggi è riconosciuta come una nuova disciplina motociclistica: avventura e turismo assieme. In realtà si tratta di qualcosa che già conosciamo ed esiste da tempo, solo che ora c’è la volontà di dare un nome e una forma.

Mi spiego: l’Adventouring è l’evasione su due ruote, usare la propria moto per rotte fuori dall’ordinario, sterrati più o meno impegnativi con la volontà non di essere i più veloci o temerari, ma per godere delle bellezze che la natura e la storia ci ha donato. Se hai visto il video del mio compleanno hai già capito bene di che parlo.

adventouring nuova disciplina moto

Ma se già esiste, a cosa serve dare un nome e una definizione?
Serve, perché solo chiamando le cose con il proprio nome le si può riconoscere e si possono delinearne le forme, i confini, le caratteristiche.

Perché lo facciamo ora?
Semplice, perché non è più possibile rimandare. Fino ad oggi non ci siamo preoccupati più di tanto di come apparivamo agli altri, ora è giunto il momento di farsi avanti, di dire “esisto e questo è il mio sport”. Non possiamo lasciare il tutto al caso, come motociclisti dobbiamo impegnarci per fornirci noi stessi dei criteri se non delle vere e proprie regole comportamentali, prima che lo facciano i divieti imposti da altri.

adventouring motoreetto spiega la nuova disciplina approvata da fmi

La proposta arriva da due signori che con la moto hanno fatto parecchia strada, che da anni si divertono ad andare su piste e sterrati ma anche ad organizzare alcuni tra i principali eventi che ci sono nel nostro Paese: Corrado Capra e Nicola Poggio.
Corrado, ingegnere piemontese e istruttore FMI, è un’endurista da sempre ed è considerato un precursore nell’organizzazione di viaggi-avventura. Ha fondato l’associazione Over2000Riders con la quale propone dal 2009 viaggi-avventura dai due ai nove giorni in Italia e in Europa su tracciati tecnici ma scorrevoli. Dai un occhio alle iniziative di Over2000Riders sul loro sito, tornerò sicuramente sull’argomento in futuro.
Nicola Poggio, invece, è milanese e da un quarto di secolo lavora nel marketing motociclistico. A parte questo è un impallinato di raid, rally, enduro, Dakar… Facile intuire che i due avessero qualche interesse in comune… Nicola ha fondato la HATVENTURE con lo scopo di promuovere e comunicare tutto ciò che riguarda l’Adventouring e gli eventi organizzati da Over2000Riders, in primis la HAT ovvero la HardAlpiTour, il più grande evento del genere non solo in Italia.

Fin qui tutto chiaro?
Bene, perché qui entra in gioco anche la FMI ovvero la Federazione Motociclistica Italiana, organismo per il quale confesso non nutro una grande simpatia, ma nel quale persevero a riporre una certa dose di speranza. FMI ha deciso che le idee di questi due signori fossero valide e che sì, fosse giunta l’ora di fare qualcosa di ufficiale per questa ondata di avventurieri su due ruote spesso (mi ci metto pure io eh) improvvisati. Adventouring diventa quindi il nome prescelto dalle istituzioni per definire la disciplina motociclistica del turismo-avventura.

L’adventouring è – cito testualmente – “quel modo di andare in moto non competitivo che prevede guida sia su strada asfaltata sia in fuoristrada nel rispetto delle norme, delle persone e della buona educazione conviviale”.

Il 2016 è dunque il primo anno “calendarizzato” per le attività di Adventouring dalla FMI: è stato redatto un calendario di manifestazioni e delle regole che lo disciplinano. La HardAlpiTour organizzata da Over2000Riders è stata presa a modello e indicata come evento principe della stagione, ecco il calendario:

Ad HATVENTURE spetta il compito di sviluppare la comunicazione ufficiale riguardante l’Adventouring anche tramite il sito www.motoadventouringfmi.it che raccoglie tutte le informazioni utili e gli eventi a cui partecipare.

è stata istituita anche una figura di guida ufficiale. Si chiama I.G.A.S.T. ed è la persona autorizzata dalla FMI, dopo specifico corso a pagamento, ad accompagnare questo tipo di tour e garantire ai partecipanti una certa sicurezza.

Mi complimento con Nicola e Corrado, la loro azione può aprire nuovi scenari anche ad altri organizzatori e aiutarci nel far riconoscere i nostri “diritti” oltre che doveri.
Auguro un in bocca al lupo e lunga vita all’Adventouring.

adventouring è evasione in moto

8 comments
  1. ma perché dobbiamo catalogare tutto…miiiii…tra un po’ anche passeggiare tra le vie del quartiere avrà una federazione? Perché tutto deve essere regolamentato? e …fatalità…con costi, istruttori, federazione che spreme qualcosa anche qui…

    Come hai ben detto: “esiste già da tempo”, ma certo, da quando esiste la motocicletta…ed il buon senso, l’educazione, il rispetto per gli altri dovrebbero essere nostri automaticamente, senza bisogno di regolarizzarli. Io, anzi “noi” comprendendo i miei amici di moto, già da tempo (come tantissimi bikers)facciamo “adventouring” settimanalmente o quasi, e ci piace divulgare questo modo di andare in moto…persino ricordando educazione, rispetto, etc che pretendiamo di mantenere nei nostri giri, ….si…persino scrivendolo sul nostro sito, perfino mettendo una “direttiva” che lo ricordi a tutti. Ma arrivare ad aggregarsi alla FMI, a dover avere un a guida ufficiale, che ha speso e deve esser pagata….questo esce da tutto il piacere di andare in moto in libertà, libertà di percorsi, di amici, di modo di andare, di km da percorrere o panorami da fotografare o tavole da condividere. E poi…perché inglesarlo? motoescursionismo, mototurismo… Vabbé, voi “inventate” l’adventouring….noi andiamo in moto. Ubixtintivo…della bandadellabenda

    1. ciao, ti posso ringraziare per questo commento? vedi anch’io la penso per molti versi come te e come moltissimi altri nostri “colleghi”: come detto, questa disciplina esiste da sempre. Il buon senso, l’educazione e il rispetto degli altri però non esiste sempre. Chi sceglie questo tipo di motociclismo nella maggior parte dei casi ha un atteggiamento positivo, ma sappiamo entrambi che ciò non è sempre vero. Come non è che chi fa trekking è sempre impeccabile o chi va in bici solo per questo motivo è un eroe dell’ecologia sempre e comunque. Detto questo penso anche non sia del tutto sbagliato dare una definizione per farsi riconoscere al di fuori della nostra comunità. In questo ci possiamo vedere la volontà di avere nuovi interessi economici da parte della FMI, d’altronde non è un’opera pia, ma se questo ci permette di andare in luoghi stupendi nel pieno rispetto delle regole e del vivere in armonia anche con gli altri utenti, per quanto mi riguarda ben venga la definizione. Andare in moto in totale libertà non prevede di dover richiedere permessi per passare per una strada? E se per quella strada non ci si può passare? Magari con questo sistema avremo la possibilità di avere dei lascia passare che facciano contenti noi e gli altri. Sull’inglesismo che vuoi che ti dica? Bah… Sul “voi” e noi, dai ti prego non ghettizziamoci per una volta. Sul bisogno di una guida ufficiale che accompagni invece non è ancora chiaro per quanto mi riguarda se sia NECESSARIA, non l’ho scritto, forse mi sono espresso male ma al momento, e già da un po’ mica da ora, è prevista l’ESISTENZA di una guida ma non l’obbligo. Ciao a tutta la bandadellabenda!

  2. Trovo tutto molto interessante, credo che varrebbe la pena approfondire meglio l’argomento. Sono d’accordo sul fatto che non si tratta di una nuova disciplina e che molti già praticano l’Adventouring, ma credo che l’aspetto più importante è che ora viene data “ufficialità”, vengono create delle regole, viene data la possibilità di percorrere senza divieti molti percorsi che fino ad oggi erano vietati al passaggio delle moto.
    Potrebbe essere utile ed interessante tornare nuovamente su questo argomento e approfondire meglio il tema (chi organizza gli eventi anche in altre regioni, i percorsi dove è possibile praticare l’Adventuring)

  3. Sarebbe bello (non so se esiste già) un sito con le strade per praticare l’adventuring senza incorrere in sanzioni. Io sono nei castelli romani e magari ho dei nei percorsi vicini e non lo so.Sulla discussione sul nome esiste già quasi tutto prima che gli si dia una denominazione, però è comodo

      1. Ciao Motoreetto – nel link che hai postato non vedo alcuna risposta alla domanda di Jacopo in merito a “un sito con le strade per praticare l’adventuring senza incorrere in sanzioni”
        Grazie per chiarire.
        Ciao

        ps. tra l’altro la variazione al codice della strada 82,3 e 194 del Codice della Strada)…
        Dato che c’è un bel caos e tu sicuramente sei molto più dentro al discorso: sai dirmi cosa sta facendo FMI per cercare di salvare la situazione? Sai dirmi a che punto è la modifica di legge? Online non ci sono cose chiare in merito.

  4. Ciao grande! Grazie a te scopro di essere un Adventourer con la tenda e non solo un motoescursionista, mi fa piacere, ora spero vengano più pubblicizzate le mappe delle strade fighe da fare in moto e così si potranno fare gratuitamente senza guide, come se fossero vie ferrate o sentieri attrezzati in montagna per gli escursionisti e chi si sente sicuro fa senza pagare qualcuno, ma liberamente.

    1. Ciao grazie. Alla fine credo che tutto sia un modo per far pagare qualcuno (cioè chi va in moto) quindi non ti preoccuppare: riusciranno a farci pagare! Amarezza a parte qualcosa negli ultimi anni si sta muovendo, ma c’è ancora molta resistenza da parte di altre associazioni – vedi il CAI – che sono oggettivamente più forti e radicate della FMI (il cui operato rimane sempre un po’ nell’ombra…).
      Nel caso non lo avessi visto, ti consiglio anche questo video – articolo: http://www.motoreetto.it/moto-tours-val-susa/
      e ti tenere d’occhio il sito http://www.alpsmoto.tours
      CIAO!!

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