In cima al mondo – Ladakh capitolo 1

Mi sdraio sull’asfalto caldo cercando un minimo di ombra al riparo della Royal Enfield: questo è il Ladakh e qui inizia la mia storia.

Inizio a raccontare il viaggio vissuto con il Marco Polo Team in Ladakh, sui passi carrozzabili più alti del mondo con una Royal Enfield. Sul fascicolo di ottobre di Cafè Racer Italia – in edicola a metà mese – ci sarà un lungo reportage, dal quale ho estratto alcune parti. Questa è la prima:

Mi sdraio sull’asfalto caldo cercando un minimo di ombra al riparo della Royal Enfield.

morey plan royal enfield sleeping ladakh motoreetto

Il sole picchia a 4.000 metri di quota e mi sento un po’ disidratato dopo tutta la polvere e la sabbia ingoiata oggi. Persino la sciarpa bianca che ho al collo oramai ha il colore del deserto. Le labbra, invece, soffrono i colpi di vento e gli sbalzi di temperatura, di conseguenza sono tutte screpolate, le guance scottate. Sorrido, felice e appagato nonostante l’aspetto possa far supporre il contrario e mi metto comodo su questa lingua asfaltata che va su e giù come un drappo mosso dalle gigantesche mani di un occulto cerimoniere.
Sono dove volevo essere e un contrattempo come una foratura non mi pesa neppure un po’. Se penso a quanto mi sarebbe scocciata fosse successa su una delle nostre statali… Qui, invece, c’è armonia e l’imprevisto fa parte del viaggio. Fortunatamente ce ne siamo accorti non appena è iniziato l’asfalto, ma, con tutto lo sterrato e i sassi che abbiamo macinato oggi, chissà quand’è successo.

motoreetto trans himalaya ladakh

Mi tolgo pure gli stivali che tanto Aldo, uno dei miei compagni di viaggio, ci metterà un po’ a cambiare la ruota bucata della sua Bullet. Davanti a noi si apre, finalmente, lo spettacolo del Ladakh, la regione indiana più settentrionale, un triangolo di terra arsa dal sole d’estate e dal ghiaccio per 8 mesi l’anno, stretta tra catene dai nomi altisonanti: Himalaya e Karakorum.

Siamo sull’Himalaya, cazzo!!” continuo a ripetermi.

Ci siamo arrivati da sud, partendo da Manali, una piccola – passatemi il paragone – Cortina indiana, una cittadina frequentata durante la bella stagione da tanti appassionati di trekking che qui hanno pane per i propri denti, ma soprattutto per i loro polmoni e cuori. Manali si trova a 2.000 metri sul livello del mare e da qui si sale in cima al mondo.

photo credit: Motoreetto. 

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