Da Locarno a Susa, ecco la quarta tappa dell’Alpi Grand Tour 2022

Ecco l’itinerario da Locarno a Susa seguito nella quarta tappa del Grand Tour delle Alpi 2022, da Centovalli al Lago d’Orta, dalla Valsesia alla Val di Susa

Partiti da Locarno, la quarta tappa del Grand Tour delle Alpi ci ha messo ben presto di fronte ad una scelta difficile: rinunciare al Sempione e a tutta l’area del Monte Bianco per avere più tempo da spendere sugli sterrati piemontesi e sul Mercantour. L’obiettivo infatti era rimanere dentro le sei tappe per poter raccontare il viaggio che ognuno di noi può fare in una settimana di tempo (considerando anche i due “trasferimenti” ovviamente).

Il risultato di questa quarta tappa, dunque, ha alternato momenti di strada divertente e bei paesaggi ad alcuni tratti un po’ più noiosi rispetto a quanto visto finora, non poteva essere altrimenti dovendo scendere un po’ di quota. Non mancano però gli spunti interessanti, specie nell’area che va da Centovalli alla Valsesia.

ATTENZIONE: Google Maps purtroppo riattiva in automatico l’opzione autostrade e pedaggi, basta toglierla per avere il percorso corretto che non è quello mostrato in questa anteprima, ma passa per Ivrea.

Cosa vedere?

  • Locarno: la terza città per popolazione del Canton Ticino sa essere tranquilla e vivace allo stesso tempo. Quando siamo arrivati, ad esempio, siamo stati accolti da una serata estiva animata da un festival del Street Food con musica dal vivo e molti giovani. Eppure pochi passi più in là ci siamo potuti rilassare su una panchina guardando il lago. Se siete dei cinefili saprete di certo che qui si tiene anche un prestigioso festival del cinema, secondo per longevità solo a quello di Venezia. La città in sé non ha moltissime attrattive, ma è un buon punto per andare alla scoperta di una zona che invece ha molto da offrire sia in termini paesaggistici sia storici. E poi c’è il fascino esotico di essere appena di là dal confine.
  • Centovalli: tortuosa e cucita sulla montagna, la cosiddetta strada di Centovalli inizia ad Intragna e ti accompagna al confine italo-svizzero di Camedo. Se si è da queste parti è imprescindibile.
  • Santuario della Madonna del Sangue: quando si è da poco entrati in Italia, quasi all’improvviso ci si trova davanti questo imponente santuario che impressiona e obbliga ad una sosta. Qui tutto è piccino e incastrato in una valle non particolarmente larga e a maggior ragione le dimensioni della costruzione neo bizantina stupiscono e impressionano. Da visitare non solo per l’architettura, ovviamente, ma perché custodisce l’affresco del 1400 che diede origine alla sua storia e alla sua fama perdendo sangue.
  • Lago d’Orta: suggestivo da qualsiasi parte lo si osservi, il lago d’Orta merita da solo una trasferta ed è pieno di punti di interesse storico paesaggistici. Io ho la fortuna di avercelo relativamente vicino a casa ed è una delle mie mete preferite per rilassare la mente e contemplare il creato.
  • Passo della Colma: non è di certo un passo famoso, ma è una strada molto piacevole da guidare. Collega il versante occidentale del Lago d’Orta con la Valsesia. Una buona strada per le curve e per i posti a cui porta.
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