V-Strom 650 XT, giorno 5: la prova della passeggera

Per la V-Strom 650 XT arriva uno dei momenti più delicati della settimana: il confronto con la severa compagna di viaggio.

v-strom 650 xt suzuki passeggero posizione test motoreettoViaggiare da soli è magnifico e fantastico per la propria autostima, ma anche condividere le esperienze uniche del viaggio con una persona importante lo sono. Ecco perché ho invitato la mia consueta compagna di viaggio Chiara a testare la porzione posteriore del sellone della V-Strom 650 XT: se va bene a lei, significa che supera anche l’ultima prova e i prossimi due giorni ce la spassiamo.

La nostra “tester” prova a salire prima senza usare la pedana come trampolino, ma poi decide che, dopotutto, quello rimane il metodo più comodo. Sì la sella è un po’ alta, ma non è difficile da raggiungere. Una volta in posizione, lo spazio è più che soddisfacente: la V-Strom 650 XT non è una moto di grandi dimensioni, tuttavia sella e pedane sono ben dimensionate per affrontare anche una lunga permanenza in sella. Le maniglie del passeggero sono ben posizionate e hanno una finitura che potremmo impropriamente definire “antiscivolo”, tuttavia il loro essere concave nel lato interno le rende meno comodo da afferrare di quanto potrebbero essere.

Posizione e protezione aerodinamica una volta in marcia lasciano più che soddisfatta la nostra tester che approva la V-Strom 650 con un’unica piccola lamentela: durante le ripartenze il motore ha un leggero on/off che fa sbattere i caschi l’uno contro l’altro. Ci vuole un po’ di abitudine e di adominali pronti, non è poi la fine del mondo. Dal punto di vista dinamico, la guida non cambia molto con passeggero e a pieno carico, si percepisce soltanto un alleggerimento all’avantreno che invita una maggiore prudenza nelle impostazioni delle curve. Direi assolutamente nulla di anormale: V-Strom 650 approvata, anche dalla passeggera!

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