Il meglio di EICMA 2018 (secondo me)

Alla fine di una lunga settimana di lavoro come quella di EICMA 2018 tiro in genere le somme. Prendo penna e taccuino e faccio un mega riassuntone sulle cose che mi sono rimaste più impresse, su quali sono le moto più interessanti viste nel caos dell’evento. Eccolo qua.

L’Esposizione Internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori (EICMA) quest’anno ha visto come di consueto la presentazione di parecchie novità anche se le Case si sono mostrate in un certo qual modo prudenti. L’incertezza dovuta all’arrivo di nuove e più stringenti normative antinquinamento ha probabilmente giocato un ruolo non del tutto trascurabile e di conseguenza non si sono visti, se non in rari casi, grandi slanci, quanto piuttosto nuovi modelli già attesi come la KTM 790 Adventure, la Yamaha Ténéré 700 o la BMW S 1000 RR.

Ho già spiegato per quali ragioni secondo me la regina di EICMA è la Harley-Davidson LiveWire in questo articolo (che ovviamente ti invito a leggere).

Non significa che non ci siano state altre interessanti novità, anzi! Rivediamo rapidamente quelle che mi hanno colpito maggiormente.

MV Agusta Superveloce

è stata sicuramente una delle novità inaspettate più gradite di EICMA e una delle più affascinanti MV Agusta della storia recente. Si tratta di un lavoro principalmente stilistico realizzato sulla F3, ma la risposta è stata talmente entusiasta che la Casa nei prossimi mesi sarà impegnata nel valutare l’effettiva produzione.

Mi piace perché riesce ad essere inconfondibilmente una MV Agusta pur discostandosi da alcuni stilemi tipici del marchio. Evocativa pur guardando al futuro.

Honda CB 125M e CB 125X

Infilate quasi per caso tra gli aggiustamenti di fino e la nuova gamma Honda, c’erano questi due prototipi decisamente interessanti. Linee decise e pulite abbinate a una meccanica semplice e di piccola cilindrata. Solitamente i prototipi sfoggiano grandi cavallerie e invece in questo caso Honda ha lavorato su una proposta in grado di colpire il pubblico più giovane partendo dalla riuscita CB 125 R.

La CB 125 M è una motard con ruote da 17″ (slick) e un look sportivo, snello e molto bilanciato.

La CB 125 X è una agile e leggera dual sport che richiama alla memoria in alcuni punti la progenitrice Africa Twin ma, allo stesso tempo, è molto meno morbida e più minimalista. Entrambe le Honda sembrano aver fatto l’erasmus in Svezia…

Husqvarna Vitpilen Aero

A proposito di scuola svedese, oltre a presentare la versione definitiva della Svartpilen 701 (la voglio!), Husqvarna svela o meglio ri-svela il concept Aero, versione stradale della Vitpilen 701. Il lavoro di affinamento stilistico continuo da parte del marchio è davvero notevole e sta segnando nuove direzioni. La Aero è davvero figa. Continuo però a non capire perché debbano presentare due versioni dello stesso concept a un anno di distanza.

Royal Enfield KX concept

In India devono aver assunto degli eccitanti: dopo aver rivoluzionato tutte le loro tradizioni con la produzione di un bicilindrico in linea, ora quelli di Royal Enfield infrangono un altro tabù e propongono addirittura un concept con bicilindrico a V! In realtà già la bellezza di ottant’anni fa, Royal Enfield fece una moto con bicilindrico a V da 1.140 cc, quindi questo bel bobber da 838 cc può essere considerato un tributo alla progenitrice. A differenza dal solito, in questo concept gli indiani si sono spinti in un’interpretazione più moderna, quasi futuristica, come a voler sottolineare che non si tratta di un modello che anticipa una produzione, ma soltanto di uno studio. Ho sempre pensato fossero più concreti e lasciassero a noi europei queste elucubrazioni da designer, per cui non mi convincono al 100%. Anche perché il motore sarebbe stato sviluppato in collaborazione con Polaris che guarda caso è proprietaria di Indian nonché partner di Eicher Motor, compagnia che detiene la maggioranza di Royal Enfield.

Fantic Caballero ECab

Fantic ha esposto a EICMA il concept di un ciclomotore elettrico chiamato Issimo, molto carino, e soprattutto questo E-Cab, concept di un Caballero elettrico. L’estetica rimane fedele a quella dei riusciti Caballero di ultima generazione rivista in chiave “futuristica”, ma l’anima è tutta elettrica. Il risultato mi sembra apprezzabile, ma dovremo attendere ancora un paio d’anni prima di vederlo in veste definitiva sulle nostre strade. Come la LiveWire per Harley-Davidson, anche questo E-Cab per Fantic dovrebbe diventare il capostipite di una gamma di veicoli elettrici. Per ora il motore brushless da 11 kW è alimentato da una batteria da 7,5 kWh che dovrebbero secondo la Casa garantire 150 km di autonomia (in pratica come la Zero Motorcycles FX). Contenuto il peso: 147 kg.

Kymco Super NEX

Kymco sta lavorando sull’elettrico come ha già dimostrato presentando lo scorso anno il progetto IoNEX. Per la prima volta, però, espone le proprie intenzioni di cavalcare l’elettrificazione per cimentarsi in moto ad alte prestazioni con la Super NEX una iper sport da 250 chilometri orari. Si tratta di un concept, ma i coreani dichiarano dei notevoli risultati nei test, con uno 0-100 inferiore ai tre secondi. La Super NEX ha un cambio a sei marce, la frizione antisaltellamento e i tecnici avrebbero elaborato un modo anche per farla “rombare” come una moto a combustione, personalizzabile in base ai gusti del pilota. Questo aspetto mi lascia un po’ scettico, ma per il resto si tratta di un progetto molto interessante e ci fa capire che con l’eventuale passaggio all’elettrico anche i marchi che conosciamo potrebbero cambiare volto e posizionamento.

Arc Vector

Il prototipo più avveniristico di EICMA 2018 è la Vector di Arc. Non ti preoccupare se non sai di cosa diavolo sto parlando: Arc non è un marchio conosciuto, ma una startup dell’ingegnere britannico Marc Truman che dopo una lunga esperienza in Jaguar ha deciso di mettere assieme uno staff di cervelloni della moto per fare un bolide elettrico. Sulla carta questa Vector straccia tutta la concorrenza finora conosciuta con prestazioni da urlo: motore da 103 kW, batteria da 16,8 kWh per un’autonomia dai 200 km a oltre 400, tempo di ricarica in appena 30 minuti alle colonnine fast, quattro modalità di guida e coppia di 292 Nm (!!!) La Vector sarebbe inoltre in grado di connettersi con il casco e comunicare con il pilota attraverso un head up display (analogamente al CrossHelmet). Oltre ad essere un missile da 240 km/h sarà un giocattolo per pochi, al prezzo di 90.000 Sterline o, se preferisci, 115.000 dollari. Personalmente sono un po’ perplesso e non credo che vedremo la Vector per strada (ammesso che i dati siano veritieri), ma vale la pena citarla perché in effetti è la moto più avveniristica di questo salone.

Menzione d’onore

Infine vorrei dedicare una menzione d’onore ad alcune moto che mi sono piaciute particolarmente. Tra queste sicuramente ci sono le Triumph Scrambler 1200 e Bonneville T120 Diamond Edition, ma aggiungo anche la Indian FTR 1200, un prodotto decisamente interessante. Per quanto riguarda le attesa KTM 790 Adventure e Yamaha Ténéré 700, invece, luci e ombre. La KTM mi intriga, ma la voglio vedere meglio in uno spazio aperto: allo stand era un po’ sacrificata ed esteticamente non mi ha convinto al 100%. Riuscito invece il cupolino e la linea della Ténéré ma in questo caso a non convincermi appieno è l’economicità di alcuni dettagli. Ne sapremo di più nei prossimi mesi quando inizieranno a circolare su strada!

#RIDEMORE


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