Una giornata con Stoner in Nolan

Per un giorno ho seguito come un’ombra Casey Stoner mentre era in Nolan a presentare, ma non solo, un casco a lui dedicato. E ho scoperto che…

La scorsa settimana Nolan ha indetto una conferenza stampa per presentare un omaggio che l’azienda bergamasca ha voluto fare al suo più amato testimonial: Casey Stoner. Si tratta di un casco speciale, in gergo un “one-off” ovvero un solo pezzo lavorato a mano che riprende le grafiche consuete di Stoner in una versione tenebrosa denominata SuperHero proprio per sottolineare la stima di Nolan per Stoner. La base è sempre l’X-802RR Ultra Carbon in fibra di carbonio, il top di gamma di Nolan, lo stesso che Stoner usa in pista e lo stesso che chiunque può acquistare. Non stupirebbe, dunque, se da questo esemplare speciale potesse nascere una piccola serie anche perché dal vivo questa speciale colorazione è più convincente che in foto.

Con l’occasione, Nolan mi ha offerto la possibilità di stare appiccicato a Stoner per tutto il giorno, non solo durante la conferenza stampa, ma anche mentre era nel reparto corse e dava ai tecnici vari feedback sui caschi. Non solo l’X-802RR, ma anche gli altri caschi Nolan che l’ex-campione del mondo prova, ad esempio, durante le sue escursioni in off road o mentre fa turismo in moto. Non capita tutti i giorni di poter seguire così da vicino un pilota di questo livello e in particolare uno come Casey Stoner, noto anche per non amare particolarmente i ficcanaso (e come dargli torto?).

casey stoner e il suo nolan x-802rr ultra carbon super hero

Tra i piloti MotoGP degli ultimi anni, penso di poter dire che Casey Stoner sia quello che più ha lasciato il segno nel cuore degli appassionati e, per quanto mi riguarda, forse l’uomo-pilota che mi ha sempre incuriosito di più. Intendo dire che non è solo il numero di vittorie che ti porta a essere un idolo, a dividere l’opinione o a infiammarla. La carriera di Casey Stoner è stata una delle più rapide a salire in vetta, ma anche a concludersi per sua scelta (qui puoi ripercorrere tutta la sua storia). Veloce, poco amante dei riflettori, un po’ introverso e allo stesso tempo schietto, diretto, uno che non le manda certo a dire, ma non per questo uno burbero o scontroso. Ma soprattutto, Stoner è stato l’unico in grado (finora) di portare la Ducati a conquistare il titolo mondiale.

Quando si è ritirato dalle corse a ventisette anni (un caso sia sempre stato il suo numero di gara e che abbia vinto il primo mondiale nel 2007?) in pochi hanno creduto potesse starvici veramente lontano e l’ipotesi di vederlo pescare nella sua Australia ci ha fatto tutti sorridere. La sua marcia di riavvicinamento alla MotoGP è stata un pochino lenta, l’ha presa larga, ma la destinazione era chiara. Prima qualche corsetta con le auto, poi qualche ritorno in sella come collaudatore Honda (Casa alla quale era rimasto contrattualmente legato – ndr) e infine il pauroso botto a Suzuka durante la 8 ore (avvenuto mentre era in testa e per un guasto all’acceleratore – ndr) nel quale ha rimediato una frattura alla scapola e una alla tibia.

casey stoner nolan xlite carbon 802 motoreetto video“Eccolo lì bello che bollito”, erano pronti a dire. E invece andavi a vedere i suoi tempi sul giro ed erano ancora paragonabili a quelli dei top riders e quella gara di endurance rischiava per davvero di portarsela a casa. Così qualcuno ha iniziato a dire: “chissà se ritornasse in MotoGP…”. Il sogno ha presto preso forma, vuoi perché di idoli veri negli ultimi tempi, se escludiamo il solito Dottor Rossi, siamo un tantino carenti, vuoi perché proprio in Ducati in piena rivoluzione “dall’ignana” manca quel qualcuno in grado di infiammare. Così Casey Stoner è tornato a frequentare Borgo Panigale. Di tornare alle gare non se ne parla (ufficialmente), ma il suo apporto all’evoluzione della Desmosedici si fa sentire.

Su una cosa è rimasto imbattibile: lui va subito forte. Ha una naturale capacità di salire in sella e trovare il limite entro pochi giri. Basta riguardare la sua carriera per capirlo: ha stravinto il mondiale nel 2007 al suo secondo anno in MotoGP, dopo essersi guadagnato nel primo anno l’appellativo di Rolling Stoner per le ripetute cadute indice che quel limite lo stava superando, e al primo anno in sella alla Ducati. Casey Stoner ha vinto alla sua prima gara in Ducati rifilando 2 secondi e 8 a un Valentino Rossi da pole position…

Una “leggenda” narra che trovatosi per la prima volta dalle parti di Pomposa, abbia fatto qualcosa come 4 o 5 giri con il kart sulla nota pista su cui si corre il mondiale e abbia frantumato il record. Non ho fonti confermate in merito, per cui chiunque sia in grado di smentire o avvalorare questa storiella si faccia avanti.

Diciamo che non mi ha stupito vedere che ai primi test in Qatar con la Ducati, Stoner andasse subito forte tanto da mettere in discussione i due ufficiali. Mi stupisce, piuttosto, che non siano mai stati detti (o almeno non li ho visti) i tempi che Casey ha registrato nel secondo test a Misano… Forse è meglio non destabilizzare i due Andrea? Normale che tutti, ora, chiedano di un suo eventuale ritorno anche solo per una gara come wild card. Normale che la domanda scocci e che, diplomaticamente, Casey Stoner risponda con un sorriso un po’ tirato dicendo “non è prevista”. Non è prevista non significa non avverrà mai e questo è chiaro a tutti. Dopotutto lo ha fatto Biaggi in Superbike, non può farlo lui che è molto più giovane? Piuttosto avrebbe senso farlo? Non per la classifica, ma per lo show? Ma stiamo sempre parlando di gare o di trasmissioni televisive?

Comunque, tornando a noi, posso dire che Casey non mi ha mandato a quel paese nonostante mi abbia avuto tra i piedi per tutto il santo giorno. Certo quando l’ho salutato prima di andarmene, l’ho visto leggermente sollevato, ma stava ancora finendo lo shooting per il catalogo 2017 di Nolan e di stare in posa non ne poteva più, quindi ho la presunzione di aver rappresentato il disturbo minore. D’altra parte, la dura vita del testimonial è anche questa: interviste tutte uguali, strette di mano, foto sorridenti, autografi su t-shirt e sulla tua autobiografia (Oltre ogni limite, edito da Mondadori). Mi era stato dipinto un ragazzo un po’ sulle sue e invece mi è sembrato molto più logico e razionale di tutti: con un aggettivo direi che Casey Stoner è una delle persone più lucide che io abbia mai visto. Tutt0’altro che scontroso, mi è sembrato un ragazzo estremamente a modo e sorridente, non privo di un pizzico di autoironia nei momenti di relax. Su tutto mi è rimasto impresso come spiegava agli uomini Nolan ogni dettaglio che non lo aveva convinto di un casco. Lo so, detto così sembra una frase accordata con l’ufficio stampa Nolan, ma ti posso assicurare che loro non ne sanno nulla. Quello che voglio dire è che si nota la naturale passione di Casey per ciò che riguarda l’andare in moto e la sua attitudine ad affrontare le cose con un occhio critico e tecnico. Quello che riferiva non erano sempre complimenti, erano dettagli, erano soprattutto modifiche che lui avrebbe apportato. Ogni casco della nuova gamma che prendeva in mano per lo shooting fotografico lo esaminava con occhio attento e quando qualcosa non lo convinceva lo diceva subito, senza tanti giri di parole. Ho visto altri testimonial prendere in mano senza guardare qualsiasi cosa fosse stata inserita in contratto e sorridere, sorridere spontaneamente.

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