Arriva l’Ural elettrico?

Il più celebre dei sidecar è pronto ad essere elettrificato: la Casa ha costruito un prototipo con powertrain Zero Motorcycles e vuole sapere se ci piace o no… Ecco a voi video, foto e dati del primo Ural elettrico

Il più celebre dei sidecar è pronto ad essere elettrificato: la Casa ha costruito un prototipo con powertrain Zero Motorcycles e vuole sapere se ci piace o no… Ecco a voi video, foto e dati del primo Ural elettrico

Adoro lo stile Ural. Da quando il glorioso e iconico marchio russo è diventato… beh… americano, il suo appeal è aumentato costantemente e da veicolo di culto è diventato anche veicolo alla moda.

Lo so, sembra tutto assurdo, ma è così: gli americani hanno saputo dare valore al marchio russo più dei russi. D’altra parte il marketing è una loro invenzione.

Ma non sono qui per fare una lezione sul marketing Ural, quanto per parlare della novità apparsa nelle ultime ore: il prototipo di un sidecar elettrico realizzato ufficialmente dalla Casa che ora ha sede a Redmond, stato di Washington, ma che ha mantenuto in pieno la filosofia post-bellica del sidecar più famoso del mondo nato sugli Urali.

Il prototipo è stato realizzato con la stretta collaborazione di Zero Motorcycles che ha fornito il powertrain e tutta la tecnologia a supporto del progetto. La base utilizzata è un modello Ct con unica ruota motrice e come possiamo vedere dal video funziona benone! Qui sotto il breve video realizzato dai ragazzi di Good Spark Garage:

Come vediamo, l’accelerazione è decisamente diversa da quella di un consueto sidecar Ural. Quanto alle differenze estetiche, si concentrano unicamente sulla parte del motore, dove è ben visibile una nuova struttura che protegge il pacco batterie. Non ci sono più i due cilindroni boxer, anche se dalle foto si evince che il motore elettrico Z-Force di Zero è montato in posizione inusuale.

La Ural dichiara di aver effettuato molti test e prove prima di arrivare a questa conformazione, di aver raccolto molti dati e informazioni e che, dopo aver acquisito tutte queste informazioni è ora in grado di produrre il sidecar, ma lo scopo di questo prototipo è esattamente capire l’effettivo interesse da parte della clientela.

Il primo Ural elettrico della storia (beh, il primo ufficiale ovviamente) verrà esposto la prossima settimana a Long Beach al Progressive Motorcycle Show e verranno raccolti i pareri del pubblico anche sul sito. Se la risposta alla indagine di marketing sarà positiva, allora ci vorranno un paio d’anni prima di vedere effettivamente entrare il sidecar elettrico nel listino Ural.

Passando più all’aspetto tecnico, noto che l’Ural elettrico monta un pacco batterie da 13 kWh con in aggiunta uno da 6,5 kWh (quindi 19,5 totali) per un’autonomia dichiarata in 165 km circa. In pratica sono tre moduli della batteria Zero non dell’ultima generazione e questo ci dà già speranza di un ulteriore incremento di autonomia nella versione definitiva. Il peso complessivo è di 373 kg e questo spiega ampiamente perché sull’Ural elettrico serve quasi un powerpack degno di un’auto per avere un’autonomia paragonabile a quello di una moto Zero.

A parer mio il sidecar è un mezzo perfetto per essere elettrificato e trovo bellissimo che venga fatto sul più classico di tutti. Il contrasto tra tecnologia e vintage lo rende ai miei occhi ancor più carico di appeal. Non mi piacerebbe allo stesso modo se avesse delle linee ultra moderne, perché così è un Ural, è riconoscibile, è un’icona!

A parte questo, è il veicolo ideale perché c’è molto più spazio per le batterie senza compromettere il comfort del passeggero e trovando un compromesso con il peso. Inoltre il motore elettrico che dà tutto subito ed ha importanti valori di coppia più che di potenza massima, è il motore ideale per l’utilizzo del sidecar, dove non conta la velocità massima, ma il raggiungerla rapidamente con poco sforzo è un notevole miglioramento.

Dalle immagini, però, non vedo la presenza di un caricatore rapido, il “charge tank” come lo chiama Zero e questo mi sembra sia un limite. Molto bello, invece, l’aver inserito il caricatore standard all’interno del serbatoio senza modificarne così lo stile.

A me piace, e a te?

Maggiori informazioni su https://www.imz-ural.com/electric

#RIDEMORE

2 comments

Comments are closed.

You May Also Like