Veitis eV-Twin: il nuovo classico inglese?

Nata da una vecchia BSA, la eV-Twin di Veitis rischia di diventare una piccola pietra miliare del nuovo motociclismo britannico: 11 kW di potenza e 160 km di autonomia per uno stile da bobber classico costruito artigianalmente e per pochi.

Nata da una vecchia BSA, la eV-Twin di Veitis rischia di diventare una piccola pietra miliare del nuovo motociclismo britannico: 11 kW di potenza e 160 km di autonomia per uno stile da bobber classico costruito artigianalmente e per pochi.

La BSA Bantam di Steve Smith dalla quale inizia questa storia

Tempo fa, mentre scorrevo le foto su Instagram, mi sono imbattuto su uno strano prototipo fatto su una vecchia moto inglese, una BSA Bantam. Il suo proprietario, Steve Smith, innamorato della piccola inglesina aveva preso l’abitudine di portarla sul proprio yacht per poi scorrazzare quando attraccava. Da buona vecchia moto inglese, però, finiva per inzozzargli la barca di olio e benzina. Così ha deciso di montarci un motore elettrico.

il primo prototipo della eV-Twin sviluppato sul telaio della BSA Bantam

eV-Twin: mesh up di passato e futuro

La eV-Twin di Veitis nella sua veste definitiva

Il prototipo è davvero singolare e attira la curiosità degli amici di Steve, il quale è ormai entusiasta della propulsione elettrica e della sua piccola invenzione. Inizia così a sperimentare varie soluzioni e soprattutto ad usarla con gusto ad ogni attracco. In poco tempo nasce l’idea di evolvere l’esperimento in qualcosa di riproducibile e si arriva così a questa Veitis eV-Twin, moto 100% elettrica costruita artigianalmente con soli componenti britannici (ad eccezione dei freni Brembo e della forcella marchiata Ceriani).

La linea si ispira alla vecchia BSA che ha dato l’inizio a questa storia, ma evolve in una reinterpretazione di alcuni stilemi classici dei bobber anni Sessanta e sinceramente la trovo ben riuscita. La cosa che si nota subito è la presenza del V-Twin o, meglio, di qualcosa che ricorda nella forma il bicilindrico a V tipico della produzione americana. Questa piccola contraddizione stilistica dona in realtà alla moto una più massiccia presenza rispetto alla progenitrice, ma soprattutto è un espediente per rendere esteticamente piacevole il pacco batteria Panasonic e il powertrain Ashwoods a magneti permanenti (IPM).

Non sono a conoscenza della capacità della batteria, ma sul sito Veitis viene dichiarata un’autonomia di 100 miglia (160 km) che mi pare una stima realistica considerando che la eV-Twin pesa 165 kg e che il motore Ashwoods è da 11 kW e la spinge fino a 70 miglia orarie (112 km/h). Quindi sì, hai capito bene, è del tutto assimilabile a una 125 e perciò può essere guidata a 16 anni o con la semplice patente B. Il tempo di ricarica da 0 a 100% è stimato in 3 ore e 45 minuti con una Tipo2 e non manca il regen in decelerazione.

Le prime eV-Twin: poche e per pochi

Arriviamo però alla nota dolente (indovina qual è…). La costruzione artigianale impone come sappiamo numeri bassi per quanto riguarda gli esemplari e numeri alti per quanto riguarda il prezzo. Veitis parla di 50 esemplari per il 2019, tempi di consegna di tre mesi e un prezzo di 40.000 sterline (45 mila euro), il che la pone sicuramente come una scelta elitaria.

L’importanza della eV-Twin

Con una richiesta così alta e caratteristiche da 125, viene da pensare che questa eV-Twin possa essere semplicemente il gingillo di qualche ricco un po’ eccentrico con la passione per le moto elettriche. In realtà credo si debba andare un po’ oltre e vedere quali sono i suoi meriti sin d’ora. La eV-Twin gioca con il nostro immaginario motociclistico, reinventa la moto come sta facendo ad esempio Curtiss Motorcycles, cercando un legame con il proprio passato. Inoltre ci pone davanti ad altre domande: ha ancora senso il paragone con le cilindrate? Dobbiamo ancora ragionare con questo parametro? Che cosa dovremo guardare sulle moto del futuro?

Una moto elettrica che viene omologata come un 125 in realtà ha molta più coppia e accelerazione ed è assolutamente adeguata anche per un motociclista più esperto che semplicemente vuole ottimizzare efficienza, pesi, consumi o non deve coprire lunghe distanze (ma anche su questo punto potremmo discutere). Il merito dunque di questa Veitis eV-Twin è di cambiare la percezione della moto elettrica ma direi della motocicletta in generale e lo capiremo fra qualche anno.

Info: www.veitis.com

#RIDEMORE

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