La moto elettrica è noiosa. O no?

Sarà che associamo la moto elettrica a un giocattolo per bambini, sarà che non ha il rombo a cui siamo abituati, sarà soprattutto che non ha frizione nè cambio, ma è opinione diffusa tra i motociclisti che la moto elettrica sia noiosa. Comprensibile. Ma non è così.

Tra i miti che riguardano la moto elettrica questo è forsa il più facile da sfatare: basta infatti provare una moto elettrica in prima persona. Eliminare i preconcetti, armarsi di genuina curiosità per qualcosa di radicalmente diverso e farsi un giro, come hanno fatto i motociclisti qui sotto che ho filmato recentemente.

Il mio consiglio è quello di prenotare un demo ride sul sito di Zero Motorcycles di una delle sue moto versatili, adatte anche all’off-road, o di cercare quelli che Energica, Casa modenese e fornitrice unica dela MotoE, effettua anche in circuito con la versione da pista della sua Ego Corsa.

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L’assenza di frizione e cambio è vero, sulle prime può provocare un certo smarrimento. Ci sono moto come le Tacita che, seppur elettriche, hanno il cambio. Tuttavia appena si capisce come funziona il motore elettrico non si sente il bisogno di avere le marce e in base alla mia modesta esperienza il cambio diventa anzi una forzatura innaturale, una complicazione non richiesta. Ma si capisce che può aiutare a sentirsi più “a casa”.

Tanta coppia e addio transitori

L’immediatezza della coppia e la linearità della spinta bastano a farti schizzare tra una curva all’altra con il sorriso. Sembra di essere su un missile che sibila (perché non è del tutto priva di rumore, quando si accelera si fa sentire). Si affrontano le curve sfruttando di più l’appoggio, rilasciando “il gas” e facendola scorrere; è divertente come essere su un tappeto volante. I transitori non esistono più e ci sono molti meno spostamenti di carico.

Partenze brucianti

Nella partenza da fermo e in uscita di curva non c’è endotermico in grado di tenere testa a una buona moto elettrica e non lo dico per dire. Poi sull’allungo i grossi bicilindrici e quattro cilindri hanno ancora la meglio, ma nel guidato devono faticare perché, nel caso ad esempio della Zero Motorcycles DSR del mio long test, è come avere un bicilindrico 500 che ha la coppia di un 1.200 cc sempre disponibile.

Quindi dire che è noiosa – specie senza averla provata – è piuttosto sciocco. Casomai è una questione di gusto, dell’abitudine a provare certe emozioni date a mio avviso più dalle vibrazioni che ad esempio dal rumore, altro elemento tirato sempre in ballo come fosse qualcosa di sacro. In realtà si tratta di fattori a cui siamo sì abituati, ma alla cui assenza si fa presto l’abitudine.

#RIDEMORE

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