Come smaltiremo le batterie della nostra moto elettrica?

Opinione diffusa è che le batterie della moto elettrica debbano necessariamente essere smaltite, siano un pericoloso inquinante che dovremo sotterrare da qualche parte. Anche in questo caso, la realtà per fortuna è diversa.

Cercherò di spiegarlo in modo semplice: le batterie della moto elettrica non si smaltiscono. Infatti si riutilizzano e si reciclano! Ti spiego.

Scottati dalle esperienze con pile alcaline e con i (primi) telefonini, comprensibilmente temiamo il precoce deterioramente delle caratteristiche delle batterie. Ormai sappiamo per esperienza diretta appunto che le dopo determinati cicli di ricarica le batterie dei nostri device iniziano a dare segni di inefficienza. Ci sono però batterie di qualità e batterie di scarsa qualità e questo ovviamente incide sul prezzo (vedi il mito “la moto elettrica è cara”) come avviene per qualsiasi altro oggetto a batteria. Ovvio che bisognerebbe scegliere sempre quelle di qualità non solo per il tornaconto personale di una maggiore durata e miglior funzionamento, ma perché le batterie di qualità hanno anche una “chimica nota”, ovvero si conoscono i loro ingredienti e sarà perciò più facile gestirle una volta dismesse dalla nostra moto.

Una moto elettrica di alto livello come quelle di Zero Motorcycles, ha già batterie garantite 5 anni a chilometraggio illimitato. Sempre i californiani mi riferiscono che finora hanno registrato cali di prestazione al massimo del 20% dopo tantissimi cicli e all’incirca 300.000 km.

E per cali di prestazione si intende che la batteria diventa più lenta a caricarsi e più veloce a scaricarsi, non che la moto elettrica non funzioni o vada più piano.

Quando la batteria è da cambiare

Quando una batteria non è più adatta alla trazione ha ancora in genere l’80% della sua capacità. Come detto diventa solo lenta nel ricaricare e rilasciare l’energia; è ora di smaltirla? Niente affatto: per lei si apre un nuovo futuro di riutilizzo, una seconda vita ad esempio come accumulatore domestico.

In Giappone, ad esempio, vengono già riutilizzate per alimentare i lampioni. A Goteborg e a Londra, invece, servono ad accumulare energia dal fotovoltaico. Ne avremo sempre più bisogno quindi… serviranno!

Bisogna innescare un circolo virtuoso nel quale un veicolo non viene abbandonato a se stesso, ma viene smontato in ogni sua parte e “differenziato”. C’è molto da riutilizzare e riciclare.

E finita la seconda vita?

Anche dopo la sua seconda vita, una batteria è ampiamente riciclabile. Molti materie prime vengono recuperate e rimesse in ciclo. Quindi, ancora una volta, il problema dello smaltimento della batteria è un falso mito e ancora una volta basta fare qualche banale ricerca per smentirlo.

#RIDEMORE

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